Amico!
Verona - Li 26 Marzo [1857]
Dopo impostata l’altra mia, mi venne in pensiero che tu ti dirigessi alla Presidenza, affinché essa non approvasse i Buffi Bellincioni, e Galli, e fosse costretta di scritturare Zucchini sapendo che è un’opera dove ci vuol voce.
Quandanche tu sia obbligato di rilasciargli le parti stante il tuo contratto, però si deve sottintendere che la Compagnia vi sia adattata, e tengo per fermo che la Presidenza non permetterà che venga sacrificata un’opera nuova per Milano per difetto di esecuzione.
In fretta di nuovo ti
saluta
Pedrotti
(indirizzo)
Signor
Tito Ricordi
Editore di musica
Milano
(il timbro postale riporta)
MILANO
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