Caro Tito,

Torino - Venerdì -

La mia venuta qui era propriamente necessaria, perché i concerti al cembalo, e le due prove di orchestra che vennero fatte prima del mio arrivo lasciavano molti desideri, e vi trovai delle notevoli mancanze, oltre un’esecuzione incerta e senza vita. I cantanti erano tutti di buon volere, ma ci mancava il più necessario, un ottimo, e coscienzioso maestro concertatore. Ora tutto è in buon punto, ed i professori d’orchestra fecero gran festa alla mia musica; speriamo che altrettanto faccia il pubblico.

La prima rappresentazione non avrà luogo che Domenica, ed io partirò il Lunedì successivo. Le due donne sono assai fredde, ma in compenso la prima donna Sig.^ra Pozzi eseguisce benissimo. Il tenore Stigelli è addatto [sic] più per le opere serie, che per le buffe; ha una voce tutt’altro che pieghevole; in ogni modo non farà male. L’orchestra poi eseguisce mirabilmente; ma guai se vi mancava l’autore.

Il maestro concertatore Sig.^r Barbieri attribuiva tutte quelle inesattezze che io vi ho trovate alla poca precisione della partitura; e per dir la verità alcuni pezzi furono tirati proprio, come diciamo noi, [alla] carlona!!, con moltissimi sbagli di note, e del rispettivo valore, tutti quelli accenti che io tanto scrupolosamente vi marcai nella mia partitura. Dovresti r[acco]mandare ai signori copisti mag[giore] esatezza [sic] nel copiare le partiture, non tanto lo dico per la m[ia ope]ra, ma per tutte in generale, perché [i] maestri concertatori debbano attener[si] precisamente alle intenzioni degli autori, e per ottener ciò converre[bbe] una somma esatezza [sic] nelle partiture. Appena in iscena l’opera te ne darò subito ragguaglio.

Saluta la tua famiglia, ed ama

il tuo amico Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Tito Ricordi, Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

25

4