Caro Tito

Verona 14 Marzo 1863

Ricevetti l’altro jeri la tua lettera, dove mi chiedevi 50 franchi di nolo pei due pezzi di musica da eseguirsi per l’Accademia a favore degli Asili di Carità. Il prezzo è mite, e ti ringrazio a nome pure della Direzione per la tua gentilezza. Però non spedire la musica fino a un mio avviso, perché è succeduto un pettegolezzo fra due Signore dilettanti crca l’Aria del Mazeppa. Per un riguardo personale forse dovrò ommettere [sic] questo pezzo, e sostituirvi un’altro [sic]. Era la Signora Bombardi che voleva cantare l’Aria del Mazeppa, ma un altra [sic] dilettante che già aveva cantato in privato quest’aria, si era proposta di eseguirla anch’essa al Concerto progettato. Quindi gelosia, e pettegolezzi; solite cose fra dilettanti. Per evitar dispiaceri ho proposto di ommettere il pezzo. In seguito ti scriverò. Circa poi il Duetto della Forza del Destino gli esecutori sarebbero due buoni dilettanti, la Signora Bombardi, e certo Sig.^r Lugo.

In questa Accademia non vi sono Artisti, ma tutti Dilettanti.

Ti prego di far rimettere l’occlusa al Baritono Guicciardi, al quale gli farai pur rimettere tutti i pezzi del Mazeppa dove c’entra il Baritono, cioè:

- Cavatina 33786

- Aria 33794

- Duetto 33796

- Terzetto 33807

- Gran Scena dell’Atto 4^to 33805-06

Tutti questi 5 pezzi li farai notare alla mia partita. Bottero mi diceva a Milano che avrebbe principiate le prove della Guerra in quattro verso il 25. In ogni modo amerei sapere precisamente il giorno che dovrò partire da Verona.

Ricordami alla tua famiglia e credimi di cuore

Tuo aff.

Carlo Pedrotti

[Sulla seconda pagina, lungo il margine sinistro, di traverso, nota di altra mano]

E. li 16/3 63 Lfr. 23.25