Caro Amico

Verona 16 Maggio 63

Ebbi la tua lettera del 14 corrente. Scrissi ancora a Torino al M^o Bianchi, il quale incalzerà l’affare presso il Bocca e vedremo di spuntarla anche senza essere decorati!!

Io non sono in relazione col Graziani ma una volta che l’opera sarà completa gli spediremo a Genova la sua parte, e gli scriverò io stesso, e nel medesimo tempo mi raccomanderò al Mariani.

Avrei bisogno che tu facessi tirare una copia dell’ultima prova di stampa nel Mazeppa dei seguenti pezzi, cioè:

Duetto nell’atto primo fra Maria e Mazeppa, il pezzo Concertato dell’Atto I, ed il Duetto fra soprano e Tenore dell’atto 3^zo. Questi tre pezzi verrebbe a prenderli mio cognato Gardumi alla volta di Giovedì venturo che me li porterà a Verona, dovendo servire pei conjugi Aldighieri.

Nella prossima primavera a Vienna verrà riaperto quel teatro di Corte con opera italiana per conto del Governo. Il M^o Salvi è incaricato della formazione della Compagnia, e partì da Vienna la scorsa Domenica, e si fermò espressamente a Verona tutto il Mercoledì onde consultarmi circa la scritturazione dei vari artisti. È già fissato che si daranno due mie opere, una buffa (la Fiorina), e l’altra seria. Io lo persuasi di scegliere piuttosto il Mazeppa tanto più che ha in vista di scritturare la Barbot; di più io gli ho offerto il baritono Aldighieri, e mi ha anzi lasciato l’incombenza di trattarlo per quella stagione, ed oggi mi recherò da lui, che è alla campagna, e sentirò le sue pretese.

Circa la somma che mi pagherai, io non voglio limitartela (che però desidererei non minore di franchi 3000 se è possibile), e circa l’epoca, se ti accomoda meglio, fissiamola alla fine di Luglio.

Null’altro per ora che salutandoti caramente, e stringendoti la mano mi dico

Tuo aff. amico

Carlo Pedrotti