Milano - Mercoledì
Mezzanotte [27 Maggio 1874]
Caro Giulio
Fui questa mattina appena arrivato (alle ore 4) al tuo Studio, ma Tornaghi non vi era, e neppure tuo Padre. Tu eri al Piano-forte con dei Signori, ne [sic] osai disturbarti. Dovendo ripartire per Torino domani mattina colla prima corsa, voglio almeno per iscritto mandarti un saluto, e di cuore, e parto entusiasmato di quel capo lavoro del nostro Verdi, colossale creazione del vero Genio, e che mi ha riempito il cuore di immense emozioni.
Bisognerà che combiniamo di far sentire questa Messa famosa anche ai Torinesi. Posso mettere a vostra disposizione delle Masse non inferiori a quelle di Milano, e della volontà a tutta prova.
Quando hai occasione di scrivere a Verdi presentagli i miei omaggi, e fagli sentire la mia più grande ammirazione.
Ricordami alla tua Signora, alla Famiglia di Tito, ed al Tornaghi, ed ama sempre il tuo
aff. amico
Carlo Pedrotti
dall’Albergo dell’Ancora