Parigi 13 Luglio 78

 

Mio caro Giulio

 

L’esito dei nostri Concerti si riassume in poche parole: molta gloria ... e pochi quattrini. Ci sarà una rimessa non indifferente; cosa vuoi farci; pazienza. Frattanto l’onore è salvo, ed è certo che gl’Italiani han dimostrato di non esser poi tanto minchioni. Domani daremo il quarto, ed ultimo Concerto.

Lunedì partiamo per Lione dove daremo due, o forse tre Concerti, e poi ne daremo un’altro [sic] ad Aix-les-bains. Ma in questi siti siamo assicurati, essendosi accontentati di poco più delle spese. Peccato che non siasi potuto combinare il gran Concertone.

Intesi il Re di Lahore; c’è sempre la solita fiaccona! Non la cambierei di certo con l’esecuzione di Torino. L’opera di Gounod non andrà in iscena che verso la metà del Settembre.

Sono mezzo morto dalla stanchezza, sempre in moto!!

Ciao, di cuore; tante cose alla tua Famiglia, e ti manda un’abbraccio [sic] il tuo aff.mo amico

Carlo Pedrotti