Caro Ricordi                      

Venezia 4 agosto 1852

La cara tua del 23 mi raggiunse  a Venezia dove ho dovuto tornare. Prevedo che dovrò assoggettarmi a tutte le indicate scuse, peraltro ho una speranza, svanita la quale ti scriverò in proposito.

Frattanto t'interesso di far subito cercare un dramma stampato, credo, nel Florilegio che s'intitola Fualdes ed un altro pubblicato poi senza dubbio nel detto Florilegio intitolato l'Ebrea di Costantina e spedirli subito sotto fascia al caro nostro Verdi, a cui oggi stesso scrivo in proposito. È una desolazione il trovare gli argomenti in questi giorni in cui le censure infieriscono con tanto accanimento. Fammi dunque tanto piacere e obbligherai tanto me che l'amico Verdi.

Io sperava di venirti a trovare in Milano, ma se torno a Busseto come è quasi certo non lascierò di venirti ad abbracciare ristabilito, senza tosse, e rinovellato di novella fronda.

Sta dunque di buon umore e continua la tua cara amicizia

all'Amico

MPiave

D.S.

Tante cose a tutti