Data: 14/10/1854



Luogo: Venezia

ID: LLET013232




[897]

Carissimo Tito

In questo punto la Signora Balfe riceve lettera da suo marito che le annuncia da Bologna di essersi finalmente svincolato da Ronzani, per cui io e la signora Balfe e lo stesso Balfe siamo felicissimi che così potrà aver luogo il contratto che tu stesso gli dirigesti a Bologna, e pelle renitenze di Ronzani non poteva allora accettare. Contemporaneamente, se non prima, della presente Balfe stesso ha già scritto in proposito alla tua casa, per cui tutto lascia sperare un sollecito riscontro.

L'esito della Zingara a Bologna non deve farti il minimo ostacolo alla conclusione di questo affare, che riusci-[rà] riuscirà oltrecché molto utile, moltissimo pur decoroso, al tuo grande stabilimento.

La Zingara è un'opera bella, ma la musicale sue forme non sono per orecchi italiani; le sue belle melodie sono come oro purissimo gettato in una forma di barocco modello.

Ciò non sarà del Pittore e Duca, la cui musica tu conosci, né dello Scudiero, di cui lessi al carissimo Cerri una gran parte del libretto.

Ti dirò di più che alla Fenice, come sai, canterà questo inverno la Barbieri, che alla Fenice sono ancor da fissare due Opere, che la Barbieri essendo molto amica e grande estimatrice di Balfe a  segno che vorrebbe farsi scrivere espressamente un'opera italiana da lui, sarà felice e farà di tutto perché il Pittore e Duca, la cui parte le si attaglia mirabilmente, si riproduca nel prossimo inverno sulle nostre scene dove lo stesso Balfe avrebbe il tempo il tempo [sic] di concertarlo. Egli infatti dopo Trieste si tratterrà a Venezia per scrivere vicino a me lo Scudiero. Alle premure della Barbieri, aggiungerò pur le mie, che qualche cosa forse canteranno, poiché io conosco le molle che si dovranno toccare per riuscire all'intento.

Anche l'Albertini mi assicurò di essere desiderosissima di eseguire un'opera di Balfe, e posso quasi prometterti per certo che \ove/ il Pittore e Duca ottenga un successo, come non ne dubito a Trieste, ella farà fuoco e fiamma perché sia riprodotto alla Scala. Ti dico anzi che appena qui giunga Balfe da Bologna, noi andremo assieme a veder l'Albertini a Treviso, le leggeremo il libretto, e le faremo vedere la parte; per cui io credo che si quasi quasi si potrebbe trarne la cosa perfetta.

La Compagnia di Trieste è buona e l'opera, è espressamente scritta per quegli artisti.

Madame Balfe mi prega d'interessarti a farle sapere a pronto corriere se e come debba rimandarti la Partitura del Pittore e Duca, per ultimare la copia delle parti d'Orchestra.

Io sono stato malissimo e quasi per crepare; ma da tre giorni esco di casa, e vado lentam[ente] rinforzandomi.

Tante cose alla tua adorabile famiglia ed al mio carissimo Cerri, a cui debbo un riscontro che farò quanto prima, ed in attesa de' tuoi solleciti caratteri ti bacio di cuore e mi ti giuro

Aff° Amico Eterno

FM.Piave

Venezia 14/ 8bre/ 1854

Trascrizione di Archivio Ricordi

Teatri citati
Teatro La Fenice

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 214 X 134 mm

Lettera titolo LLET013232