Preg. sig.^r Giulio.

7/1 80 Città

Se stamane io venni da Lei fu al solo scopo di consultarla, se conveniva e se era appena appena probabile un’assenza di pochi giorni, ben inteso col lavoro appresso. Dietro ciò che giustamente mi disse, ho dimesso il pensiero d’allontanarmi. Ma dico la verità non m’aspettavo che colla sua lettera venisse a dirmi che io non voglio finir l’opera – Quando le ho detto ciò, e quando le ho dato prova di non voler occuparmi? Io faccio quanto le mie forze mi permettono di fare – Ne posso gettar giù cose che non mi soddisfano. – Se ho espresso fin da principio, (tanto che un definitivo sì all’impresa non dissi mai) dei dubbj è che vedo la lunghezza del lavoro, e l’entità – Del resto mi pare di averle date abbastanza prove di buona volontà. Cosa devo fare di più? Cosa si aspetta da me? Io non lo so. La sua lettera mi ha mortificato, mi ha annientato. e avrei desiderato più volentieri un colpo d’accidente (che spero verrà presto) che un simile dispiacere.

La saluto e sono

suo dev.°

A Ponchielli