“I Pini„

3   

─  

ott. 

─  

934

Carissimo Guido,

Ho atteso a scriverle perché volevo annunciarle l’arrivo dello chèque e delle scene: il primo è arrivato ieri ma le scene non si vedono ancora. Speriamo che siano partite veramente come hanno detto, ad ogni modo io non sarò tranquilla finché non saranno quì.

L’apertura del Comunale di Bologna è stata rimandata alla primavera e, di conseguenza anche “La fiamma„ deve subire lo stesso ritardo.

Il successo straordinario di Buenos Aires ha avuto quì una grandissima eco, forse anche troppo grande, perché ha messo assai di malumore i soliti amici di Respighi i quali si sono affrettati a fare e a dire le solite cattiverie. Dove poi si sono sbizzarriti è nella questione Orfeo: è una cosa veramente amena!! Si parla di somme favolose ricevute dalla Scala per questo lavoro, e dall’attaccamento indegno di Respighi per il denaro e altre simili idiozie. Naturalmente noi li lasciamo gracidare e seguitiamo a vivere felici nei nostri Pini, che in questo ottobre meraviglioso, sono più belli che mai.

A proposito dell’Orfeo le dirò invece una cosa assai più interessante cioè che il lavoro del nostro Otto viene magnificamente bene e ho fede che riesca a fare una cosa veramente bella.

Ottorino stà preparando il Programma per l’Istituto Argentino di Cultura Italica e credo che prima della fine del mese sarà pronto. Vedrà che ci saranno delle cose di un grandissimo interesse. Abbiamo pensato anche di far fare delle riproduzioni di scene del 600 - 700 - e primi 800 per illustrare \ con proiezioni anche questo ramo importantissimo dell’arte italiana e credo assolutamente sconosciuto laggiù.

Respighi è sempre entusiasta di questa esposizione e se si realizzerà come lui desidera sarà una cosa veramente eccezionale.

E il nostro amico Palma, cosa fa?

Rimane al Colon? Ci dia qualche notizia.

Abbiamo nel cuore il ricordo più bello del nostro soggiorno a Buenos Aires e pensiamo sempre a lei con una gratitudine infinita.

Ho scritto alla sua mamma che “un fratello non avrebbe potuto fare per Ottorino quello che ha fatto lei, ed è vero. È altrettanto vero però, che Ottorino ed io le contraccambiamo di cuore questo affetto e speriamo di poterglielo un giorno dimostrare.

Mi ricordi alla Coca e la saluti tanto anche a nome di Otto.

 A lei un’affettuosa stretta di mano e un abbraccio da Ottorino

Elsa

Trascrizione di Francesca Meroni
Persone citate
Ottorino Respighi

Opere citate
La Fiamma


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 270 X 185 mm

Lettera titolo LLET013935