Roma,14 - VI – 923

Signori G. Ricordi e C. Editori

Milano

In riscontro alla preg. V. del 12 Corrente.

Mi dispiace assai che le mie parole siano state interpretate al dilà delle mie intenzion: dicendo economie non volevo dir nulla di diverso da quello che voi chiamate sani criteri di oculatezza amministrativa. E posso anche essere d'accordo con voi nel giudicare senza dubbio eccessive talune spese editoriali; ma mi permetto di osservare che, se io le ho molto gradite, non le ho richieste.

Le ragioni addotte dall'egregio Comm. Clausetti nella pregiata Sua del 2 Giugno corrente (mutamento di prezzo di copertina ecc.) avrebbero giustificato la riduzione della percentuale dal 10% al 5%, ma non il suo annullamento. Il fatto sta che voi mi dichiarate l'accordo del 15.IV.21 di impossibile esecuzione. Nessun risentimento da parte mia, ma solo doverosa tutela del mio interesse. E spero che nessuno mi taccerà di scarso sentimento nazionale o di poco riguardo per la più illustre Casa Editrice Italiana, se io mi vedo costretto ad accettare altre offerte: io vivo del mio lavoro.

Ma poiché non mi fa piacere pubblicare all'estero i miei lavori e desidero conservare con codesta Ditta i rapporti amichevoli e ormai antichi, a parità di condizioni preferirò sempre pubblicare la mia musica presso la Casa Ricordi.

Con tutta stima

Ottorino Respighi