Data: 11/11/1915



Luogo: Pesaro

ID: LLET015396




Pesaro 11 nov. 1915.

Caro Clausetti - conosco il Nessi e il Favi: il primo è molto intelligente e possiede anche una figura adattissima al personaggio di Malatestino, ma come voce lo ritengo poco superiore ad un corista; il secondo ha buona voce ma poco temperamento e la figura non adatta e la faccia affatto inespressiva. Se Serafin crede può tentare di far studiare la parte al Nessi...: questi artisti delle piccole parti possono riservare delle sorprese. Non intendo affatto di cristallizzare la parte di Malatestino nei due interpreti che finora hanno fatto migliore prova; ma il torto è pur nostro quando si pretende di trovare un gran Malatestino nella moltitudine dei tenori comprimarî che calcano le nostre scene dimenticando che questa parte richiede un artista di primo ordine essendo la più difficile ad eseguirsi dello spartito, anzi l'unica si può dire che richieda nell'esecutore un temperamento eccezionale di attore e di cantante. Gli impresarî hanno il tornaconto di far eseguire questa parte da un comprimario qualunque; ma noi non si dovrebbe curare questo tipo di interprete in un livello un po’ superiore ai soliti comprimaruccoli?

Quanto alla Ferluga ho assunto altre serie informazioni dalle quali mi risulta che il Serafin poteva fare a meno di scritturarla poiché di quanto egli asserisce, circa la scusa e la promozione del funzionario che arrestò quella ragazza, non c'è nulla di vero. Di vero c'è questo: che ancora essa è sorvegliata dalla polizia e che è un'italofoba accanita tanto che se non l'ha smesso, porta ancora al collo il medaglione di Francesco Giuseppe. (Mi tocco subito!!!) Noi italiani siamo sempre troppo deboli e generosi con queste carogne regalateci dalla nostra perfida alleata di ieri.- In ogni modo io non insisto di più e Serafin si assuma la responsabilità del pericolo che io ho creduto doveroso di far notare all'impresa [un'intera riga illeggibile per annerimento - v. originale]] [•] la mia opera; essa avrebbe evitato così gli equivoci che procurarono una protesta a quel disgraziato di Orlandi (protesta che il Mo Sera fin ha scaricato sulle mie spalle nettamente!) e la noia antipaticissima di dover tollerare una presunta spia. Se i nomi non mi furono comunicati posso pensare che l'impresa aveva le sue bune ragioni di tacerli. E ho finito.
Spedisco oggi stesso al nostro caro Comm. Tito la partitura del mio Inno alla Patria che gli avevo promessa. Fatemi avere, vi prego, cenno di ricevuta per mia tranquillità.

Attendo da voi notizie sulle prove di Francesca. Saluti affettuosi anche al Comm. Tito e una stretta di mano dal vostro
affmo Zandonai

Trascrizione di Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 270 X 200 mm

Lettera titolo LLET015396