Pesaro 30 maggio 1922.
Cari amici - quale il responso di donna Emma Carelli?... O non si è degnata nemmeno di rispondere? Io vivo nel buio assoluto perché Giacompol non si è più fatto vivo. E d'altra parte non intendo affatto di lasciare addormentare la quistione: o l'impresariessa mi paga o mi rivolgo ad un avvocato. Attendo, perciò, ancora un vostro scritto anche perché mi sembrerebbe strano che il cinismo di quella femmina giungesse al punto da lasciare senza risposta la vostra lettera.
Vi avverto che sarò dopodomani a Montecatini Hôtel Tettuccio dove resterò 8 o 10 giorni; poi a Sacco per restare colà fino a luglio avanzato.
Giulietta qui, a Pesaro, è sempre in sospeso per la crisi del Comune; gli Amici della musica, però, sperano sempre anzi, vogliono combinare la stagione. Se son rose...
Di salute, grazie al cielo, molto bene. Speriamo che Montecatini non mi ammali...
In attesa di vostre notizie vi saluto caramente assieme a mia moglie e vi stringo la mano come il vostro affmo amico
Zandonai