Pesaro 20 luglio 1922

Carissimo Don Carluccio - sono molto dolente delle condizioni gravi e persistenti della vostra zia che vi impediscono di lasciare Napoli. Mi ero proprio lusingato di vedervi presto a Pesaro a condividere le mie fatiche di “Giulietta” e tanto più che la ditta, alla quale ho scritto in proposito chiedendo il vostro aiuto, mi aveva promessa senz'altro la vostra venuta fra breve. Ma non dispero ancora e, anche perché possiate regolarvi qualora un mi[g]lioramento nella vostra inferma si verificasse, vi metto al corrente delle cose del Rossini.- L'opera è confermata e andrà in scena il 3 agosto. Artisti principali: Rinolfi, Stabile e Cingolani (un giovane tenore che promette moltissimo e che è già arcisicuro della parte di Romeo.) Comprimari, la Pedroni, Venturini, Ukza, Cassia, ecc.- Le particine delle donne saranno fatte dalle migliori coriste della Scala.- Veneziani, maestro dei cori (imbottiti di molto elemento scaligero). Calusio come sostituto. L'orchestra è buonissima. Il direttore lo conoscete. Tutto sommato complesso veramente ottimo.-
Le prove comincieranno il 25 con gli artisti, il 27 con l'orchestra. Le scene sono già montate, bella occasione questa per poter provare bene il movimento del palcoscenico.- Il 27 o il 28 si potrebbe cominciare a provare la scena con gli artisti mentre l'orchestra legge l'opera.
Questo il programma.
Io sono certissimo che se vi sarà possibile di lasciare Napoli vi vedrò a Pesaro ma in casi simili non c'è che rimettersi agli eventi ed attendere con pazienza e fiducia. Così faccio infatti.
Gradirò molto, però, due righe vostre anche per sapermi regolare.
Di nuovo augurî per la vostra zia e affettuose cose a voi dal vostro
affmo Zandonai

Ricordatemi all'ottimo sig. Picedda. E il S. Carlo chi l'avrà? N..li!!