Sacco 11 nov. 1923.

Mio caro don Carluccio - ieri mattina ebbi la vostra gradita lettera con le notizie delle prove generali di Francesca, e ieri nel pomeriggio mi giunse l'aspettatissimo telegramma con l'annunzio del magnifico successo. Figuratevi quanta gioia ho provato! Lasciate pure ora che i critici mi stronchino; se il pubblico ha risposto così entusiasticamente e se risponderà in seguito, come io spero con tutto il cuore, le voci degli iconoclasti dell'arte non giungeranno al mio orecchio.- Oggi vedo riconfermata nel Corriere la notizia del successo a grandi caratteri. Benone! Chissà quanto ne sarà lieto anche il buon Nicolino che come me attendeva trepidante l'esito di Francesca a Bruxelles.- Ancora ieri nel pomeriggio ho telegrafato alla direzione del teatro Monnaie per ringraziare.- Ora auguriamoci che un buon numero di recite coroni il successo della prima serata di Francesca.-

Voi mi scrivete che sareste partito per Gand ancora ieri, sabato. Io, però, indirizzo lostesso questa mia a Parigi. O voi la troverete colà o vi sarà spedita dai vostri impiegati.- Forza ora a Giulietta. Sono certo che mi manderete notizie presto.

Intanto, per informarvi delle cose mie vi dirò che Giulietta ad Ancona – sotto la mia direzione – è già combinata. Non so ancora le date ma credo che si debba andare in scena entro il mese corr. A meno che non avvenga qualche piccolo mutamento di data per accomodare gli imprevisti di Bologna. Sappiate che Guarnieri si è malato con minaccia di pleurite; speriamo che questa minaccia sia sventata ma in ogni modo nelle condizioni in cui egli rovasi mi ha chiesto il favore di sostituirlo nella concertazione e direzione di Francesca. C'è un guaio: che le date di Bologna e di Ancona quasi coincidono ed io sono già impegnato con la prima città. Attendo stasera il presidente del Comitato cittadino bolognese per vedere di poter accomodare la cosa conciliando gli interessi egli uni e degli altri.- Vi saprò dire in questi giorni la decisione.- Se il Guarnieri si ammalasse sul serio sarebbe un disastro anche per Napoli.- Speriamo che egli stesso abbia esagerato nel comunicarmi la sua malattia.-

Per Torino la direzione è ancora in sospeso. Il Borioli ha risposto che l'impresa non potendo pagarmi si è adattata a far dirigere Giulietta a Baroni che sarà il direttore ufficiale della stagione. Francamente, io non mi sento affatto entusiasta del sig. Baroni e data l'importanza dell'esito della mia opera al Regio sono tentato di offrirmi gratis pur di evitare che il Baroni diriga Giulietta. Valcarenghi ha già scritto a Torino per vedere di combinare nel miglior modo; quando avremo una risposta decisiva decideremo. Ma voi, che conoscete il Baroni meglio di me, che ne pensate? Posso affidargli Giulietta senza timore che me la assassini? Gradirei un vostro consiglio prima di decidere in merito.

Mio padre lentamente migliora e ciò mi dà la tranquillità da potermi dedicare un pò ai miei affari.

Quando contate di ritornare? Non prima della fine del mese, immagino; non vedo l'ora di presentarvi i miei Cavalieri nell'atto 2o.

Per ora di nuovo i miei più vivi ringraziamenti per il vostro fraterno interessamento a questi battesimi esteri delle mie opere e il mio abbraccio affettuoso e riconoscente. Tutti di casa mia vi salutano. Io sono sempre il vostro

aff Riccardo

Trascrizione di Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 180 X 130 mm

Lettera titolo LLET015566