Spett. Ditta G. Ricordi e C.
Milano
Ricevo la vostra graditma in data di ieri. In questo benedetto affare di Torino c’è stata un po’ di confusione causata forse dall’intervento dei nostri buoni amici d’Atri e Pizzini.- Ora, stando le cose come voi me le prospettate nella vostra lettera, giuntami ora, comprendo benissimo come non sia il caso da parte mia di insistere sopra un aumento di quota quando la cifra già fissata rappresenta il frutto delle trattative già avvenute e il massimo della buona volontà da parte dell’impresa torinese e vostra. La cifra non è lauta ma lo scopo è raggiunto e ciò importa di più. Sta bene, quindi, quanto avete fissato e in tale senso scrivo senz’altro al sig. Borioli.-
Sono lieto che abbiate definito anche l’affare di Genova. Attendo ora notizie dall’impresa Massa.
Vi ringrazio delle informazioni che riguardano l’agenzia dei concerti. Non se ne farà nulla perché non ho voglia di perdere tempo per delle piccole cose.
Gradite i miei ringraziamenti per tutto e i miei più affettuosi saluti. Vostro affmo Zandonai
Pesaro 19 decem. 1923.