[Pesaro 1. 3. 1930]

Ai Sigri Gerenti della Ditta G. Ricordi e C.
                Milano
Cari Amici - ritornando da Roma dove ho passato tre giorni occupato nelle sedute del Direttorio Musicisti, trovo qui le vostre due lettere. Mi fa tanto piacere quanto mi comunicate circa i Cavalieri di Norimberga e vi ringrazio vivamente della vostra premura nel trascrivermi le impressioni del vostro corrispondente di Germania. Se le recite della mia opera si prolungassero oltre la metà di aprile – epoca in cui avrò qualche giorno libero – non sarei contrario di fare una scappata a Norimberga anche per poter dare di persona, ai miei esecutori e alla direzione di quel teatro, la meritata soddisfazione del mio plauso.- Ma avremo tempo e modo di riparlare di questo progetto poiché agli ultimi del corrente mese io dovrò andare a S. Remo e conto di passare da Milano e trattenermici un paio di giorni. L'occasione sarà buona anche per parlare delle mie nuove composizioni sinfoniche e metterci d'accordo circa la loro pubblicazione.-
Vi ringrazio anche di avere aderito alla mia preghiera per Trento e per le eventuali esecuzioni della Via della finestra della Compagnia spettacoli lirici. La lettera che vi ho spedita non è che firmata dal M^o Mugnai; io non ho creduto di dare soverchio peso a certe frasi dettate – più che da scortesia – dal desiderio di combinare un affare che a quella Compagnia stava molto a cuore. Non vorrei essere io responsabile del vostro risentimento e mi conforto vedendo che [da] parte vostra si è tramutato poi in generosità. Più di così non potevate essere gentili e ritengo che la Comp.^nia lirica accetterà senz'altro le vostre proposte.
All'America non ho più pensato. Se non si farà viva non perderò gran che. Restando in Italia potrò lavorare un poco e curarmi la salute che forse vale più di quanto l'America offre.-
Vi sarò grato se mi manderete i giornali di Norimberga.
Gradite intanto i miei affettuosi saluti e credetemi sempre vostro
aff^mo Zandonai