Data: 26/4/1943



Luogo: Roma

ID: LLET017241




[Carta intestata]

REALE ACCADEMIA D’ITALIA

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Roma – Viale Giappone 62

26 aprile 943 XXI

Spett. Casa Editrice G. Ricordi e C.

Verbania - Intra

 

Ho ricevuto stamani due pacchi, da Voi inviatimi, contenenti complessivamente sei spartiti dell’Oro e 19 libretti. Penso sia in viaggio un altro pacco con altri quattro spartiti e un libretto. In caso che no, Vi prego di farmelo spedire. Intanto Vi ringrazio sinceramente degli esemplari inviati e di quelli che riceverò poi.

L’edizione – so benissimo che non è colpa vostra! – è evidentemente una «edizione di guerra», e perché mancante della copertina di cartone e per la qualità della carta. Pazienza. Speriamo di poter fare presto una seconda edizione non meno bella di quella della altre mie opere e non meno degna della Casa Ricordi.

Su uno degli spartiti io segnerò tutti gli errori sfuggiti a me o (cosa meno scusabile) ai Vostri correttori. E ve lo manderò (Voi me lo ricambierete con uno nuovo) perché possiate riportare le correzioni, magari a penna, su tutti gli altri esemplari. Ma un errore grosso è stato commesso – e non certo per colpa mia! – al quale non so come potrete rimediare. Invece di stampare Guido Turchi (il nome del riduttore dell’opera per pianoforte) avete stampato Giuseppe Turchi! Come mai? E pure il nome di battesimo del Turchi Vi era ben noto! E l’avevate anche già correttamente stampato su la riduzione del Magnificat di Petrassi. Penso che dovrete ristampare la pagina intera e sostituirla a quella sbagliata ...

Ed ora devo dirvi della Vostra lettera del 15 corrente. Devo dirvi, cioè (e, credetemi, senza ombra di malanimo), che essa mi ha dato molta tristezza!

Voi lo sapete benissimo, come lo so io, che molti fra i maggiori musicisti di tutti i tempi hanno potuto scrivere Variazioni su temi propri o altrui senza incontrare opposizioni da parte di nessuno; Voi sapete benissimo che se io scrivessi una serie di Variazioni per pianoforte su un tema mio, mettiamo su quello iniziale del Fra Gherardo, farei opera almeno meritevole di rispetto e che non potrebbe minimamente nuocere all’opera contenente il tema originale, ma anzi gioverebbe anche alla maggior conoscenza di essa. E Voi potete pure immaginare che ove io scrivessi tali Variazioni e Voi vi opponeste alla loro pubblicazione ed io rendessi nota la Vostra opposizione, il giudizio generale sarebbe più sfavorevole a Voi che a me!

Ma se proprio Voi volete mettere un veto al mio proposito, pazienza. Spero di avere bastante ingegno per trovare un tema nuovo da adoperare invece di quello del Fra Gherardo. Se ho pensato, se penso, a quello del Fra Gherardo, è perché, dato il significato che, per me, dovrebbero avere le mie Variazioni, quel tema, inspirato dalla mia terra, mi si è presentato e mi sta nella mente con speciale insistenza.

Vero è che Voi mi dite ch’io potrei scrivere le mie Variazioni cedendone a Voi la proprietà. Ma non trovate Voi stessi che le condizioni da Voi proposte sono tanto umilianti da essere inaccettabili? Il 10/00 sul prezzo di edizione! Come se io fossi un principiante e Voi aveste a pubblicare la mia prima composizione! Devo dirvi quale compenso mi è stato offerto e versato dalla Casa Curci per una Sonata per pianoforte che per essa ho scritto e che sta per essere pubblicata? Un premio (a fondo perduto) di diecimila lire, il 15‰ sul prezzo di copertina di ogni copia, e 40 copie dell’edizione in dono. Per le Variazioni, dato che io le scriva, non accetterò mai un compenso inferiore.

Ma, Voi mi direte, la Casa Curci è la Casa Curci, e la Casa Ricordi è la Casa Ricordi. Giusto. Ma la Casa Ricordi è quella giustamente famosa casa editrice che è, perché è la Casa Editrice di opere di maestri grandi: sono essi, insomma, che hanno fatto e fanno grande e famosa la Casa Editrice.

Su questa questione, del consenso chiestovi per comporre le mie Variazioni su un tema del Fra Gherardo, Voi potrete anche non dirmi più nulla. Il Vostro silenzio sarà per me abbastanza significativo: e discutere per rimanere ognuno del proprio parere non serve. Ed anche la mia tristezza e il mio rammarico passeranno, come passa ogni cosa di questo mondo!

Sincerissimamente, nonostante che io non senta da parte Vostra corrisposto il mio affetto, Vi mando intanto, coi rinnovati ringraziamenti per gli spartiti e libretti dell’Oro, i miei saluti e auguri cordialissimi!

Il Vostro

Ildebrando Pizzetti

Trascrizione di Paola Meschini
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 5
Misure 215 X 167 mm

Lettera titolo LLET017241