Data: 10/10/1945



Luogo: Milano

ID: LLET017272




10 Ottobre 1945

Dr. CL./EZ

 

Illustre Signor

M° Ildebrando PIZZETTI

Via Panama, 62

ROMA

 

Illustre Maestro,

 

La Sua figliola ci ha consegnato la Sua lettera del 27 u. s.

 

Ci dolgono le espressioni poco amichevoli che Ella ci rivolge relativamente alla nostra passata opera di editori delle Sue opere, sebbene siamo ormai un po’ rassegnati a vederle periodicamente rinnovarsi nelle Sue lettere. Non ci soffermiamo quindi a polemizzare per dimostrarLe che esse non sono giustificate, o che per lo meno non ci sembrano tali.

 

Veniamo invece all’oggetto delle sue lagnanze: il materiale dello Straniero.

 

Dopo l’immane disastro che colpì la nostra Casa ci preoccupammo di far sì che le conseguenze di esso si estendessero nella minor misura possibile ai nostri autori, e ci proponemmo di far fronte a qualsiasi richiesta ci potesse pervenire da parte di teatri o complessi sinfonici. A questo proponimento abbiamo tenuto fede, anche nei momenti più oscuri, e siamo sempre riusciti a rispondere affermativamente alle domande pervenuteci, preparando a volte dei materiali in soli due giorni, mediante turni forzati di lavoro, e in qualche caso sulla semplice segnalazione di una probabile programmazione. E tutto ciò con le sole nostre forze e malgrado le difficoltà economiche nelle quali siamo venuti a trovarci perché tutte le promesse di una adeguata rifusione dei danni non vennero mai mantenute.

 

Per quel che La riguarda possiamo assicurarLa che nessuna esecuzione di un Suo lavoro teatrale o sinfonico è andata perduta per mancanza dei materiali, né andrà perduta in avvenire.

 

Ora per far fronte a questo programma è indispensabile che ci atteniamo proprio al sistema che suscita le Sue lamentele, e che fino a quando continui la fase di ricostruzione seguitiamo a dare precedenza assoluta ai materiali che ci vengono richiesti, perché non si può pensare al rifacimento contemporaneo di tutto il nostro repertorio, nemmeno se si ricorresse all’ausilio di tutti gli stabilimenti grafici di Lombardia, o meglio di quelli che sono ancora in piedi dopo i bombardamenti dell’agosto 1943. Che se questo sistema non seguissimo, allora sì gli autori avrebbero motivo di lamentarsi, e fra questi potrebbe essere Ella pure, in tal caso, giustamente risentito.

 

Per tornare allo Straniero, la situazione è la seguente:

SPARTITI – Li abbiamo già ordinati per la stampa. Non sono fra le edizioni urgenti, ma passerebbero automaticamente in questa categoria qualora si prospettasse l’eventualità di un’esecuzione. In tal caso sarebbero approntati in dieci giorni.

 

MATERIALI D’ORCHESTRA E CORI – Possiamo approntarli in cinque giorni.

 

PARTITURA – Questo è il problema più serio. Le abbiamo promesso di preparare un’edizione in fac-simile. Non potremmo farlo oggi perché manchiamo dei materiali fotografici necessari per riprodurre le 546 pagine di partitura. La situazione potrà essere diversa fra sei mesi, un anno, o più: non possiamo precisare. L’opera si dovesse eseguire prima, bisognerebbe ricorrere alla partitura che è ora presso di Lei, ma naturalmente, dopo un’esecuzione, ben difficilmente essa potrebbe servirci per la riproduzione in fac-simile. In un certo senso sarebbe quindi da augurarsi che nessun teatro ci richiedesse lo “Straniero” prima che noi abbiamo potuto effettuare la riproduzione fotografica della partitura. Ma nessun rischio si corre ad attendere: resterà soltanto da decidere, in caso di richiesta, se sacrificare l’esecuzione a favore della riproduzione in fac-simile, o viceversa, e per questa decisione lasceremmo a Lei la scelta.

 

Che se poi Ella desiderasse rinunciare a priori alla riproduzione in fac-simile, La preghiamo allora di farcelo sapere. Noi ritireremmo la copia che Ella ha preparato, e provvederemmo a riprodurla come ora ci è possibile di fare, e cioè in una normale edizione per noleggio.

 

Cediamo di averle esaurientemente motivato le ragioni per le quali non intendevamo ritirare per ora la partitura, ragioni alle quali si devono aggiungere le difficoltà in cui ci troviamo dopo le distruzioni subite dal nostro stabilimento, nel quale siamo costretti a lavorare, a causa della mancanza di spazio, in condizioni disagiatissime, con uffici provvisori e non completamente sicuri. Il che ci consiglia di evitare materialmente, per quanto possibile, l’assunzione di nuove responsabilità di custodia, se non siano assolutamente indispensabili per ragioni di lavoro.

 

L’ORO – La nostra Casa di Roma ci ha comunicato la Sua decisione circa la prima esecuzione assoluta che Ella riserva al Teatro alla Scala. Abbiamo già preso contatti con la direzione di quel Teatro a questo riguardo.

 

La Casa di Roma c’informa inoltre che Ella starebbe prendendo accordi con il Teatro Reale per un’eventuale esecuzione dell’opera in maggio – giugno del 1946. Sarà opportuno tener presente che sebbene tutti speriamo che la stagione Scaligera di inaugurazione del risorto Teatro possa iniziarsi nella primavera del 1946, nulla può assicurarci che non sorgano impedimenti tali da doverla rinviare anche di vari mesi. Sarebbe pertanto pericoloso prendere impegni definitivi con altri Teatri.

 

Quanto allo spartito dell’opera, l’avvertiamo che il M°. De Sabata è ripartito per Roma senza farsi vivo con noi. Avevamo ripetutamente pregato il fratello di comunicarci quando il Maestro sarebbe passato da Milano (dato che egli non dimorava qui, ma in una località di campagna). Viceversa il fratello ci ha ora comunicato che il Maestro è ripartito improvvisamente per Roma, avendo trovato un mezzo di fortuna. Provvediamo perciò a inviare la copia dello spartito che avevamo preparato per lui alla nostra Filiale di Roma (si tratta di un esemplare di archivio sul quale abbiamo apportato a mano le ultime correzioni, e che sostituiremo quando avremo pronta l’edizione per la vendita) con preghiera di consegnarlo personalmente al M°. De Sabata.

 

Voglia gradire, illustre Maestro, i nostri migliori saluti.

Trascrizione di Paola Meschini
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura dattiloscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 3
Misure 285 X 210 mm

Lettera titolo LLET017272