Parma 2/10-945
Spettle Ditta
G. Ricordi e C.
Milano
 
In possesso della Vostra 28 sett. u.s. sono rimasto veramente meravigliato per quanto mi scrivete circa le due ultime raccolte di pezzi per pianoforte, che vi ho inviate a mezzo della Signora Oddone.
Ai sensi della corrispondenza fra noi intercorsa dell’8 settembre u.s. io Vi offrivo a suo tempo le tre raccolte sentendomi in dovere di usarVi un’atto corte di prelazione. L’unica eccezione da Voi espressa, riguardava la pubblicazione delle tre raccolte separatamente, appunto come era logico supporre. Anzi nella Vostra del 13 sett. u.s. scrivevate: “Non consigliamo di pubblicare le tre suites come facenti parte di un’unica raccolta, tanto più che il legame che le unisce è probabilmente piuttosto tenue come vien dato di credere dalla lettura dei titoli e sottotitoli e si può quindi sacrificarlo ai criteri pratici che consigliano di pubblicare le suites indipendentemente fra loro. Comunque, Ella, autore, dovrà naturalmente decidere„.
Chi non si sarebbe autorizzato a mandarvi le tre raccolte complete? Ed ancora nella stessa V. del 13 sett: “Sarà bene che Ella ci invii subito il manoscritto dei “Riflessi lagunari, che da quanto ci scrive, sono quelli immediatamente per l’esecuzione„. Inoltre non sarebbe il caso di ricordare che Suite indica un seguito di più pezzi, (che in questo caso sono tre per ogni Suite) e quindi non è nemmeno da supporre che io abbia comunque equivocato, poiché i tre pezzi che compongono la suite “Riflessi lagunari„ (presi ognuno a sé stante) non possono formare tre suites!!
Inoltre nella mia 18 sett. u s. non Vi avevo taciuto, anzi Vi avevo precisato che le raccolte che io Vi proponevo per la stampa, erano tre e non una, e Voi nulla eccepiste al riguardo.
Poiché come ben vedete, la cosa è di per sé chiarissima, mi sento autorizzato a supporre che “l’occhiata editoriale„, di cui alla Vostra 13 sett. u.s. non si limitava ad una formalità. Sono quindi con Voi d’avviso di ritirare le due ultime suites inviate, e se crederete, pure i “Riflessi lagunari„ qualora la pubblicazione anche solo di questa, dovesse costituire per Voi un sensibile sacrificio. Non ho perciò nulla in contrario a rescindere il contratto se questo, comunque, dovesse essere per Voi svantaggioso, od essere d’impaccio al Vostro lavoro di ricostruzione.
Nonostante lo spiacevole equivoco, che io in coscienza sento di non aver provocato, vogliate ugualmente accogliere il cordiale mio saluto.
 
Luigi Ferrari Trecate