DS/tg

8 ottobre 1945

 

Preg. Sig. M.° LUIGI FERRARI-TRECATE

Direttore del Conservatorio di Musica “A. Boito”

 

Caro Maestro ed Amico,

 

a stimata Sua 2 corrente personalmente rimessaci dall’egregio M°. Moroni. - Dalla suddetta vediamo con dispiacere che la precedente nostra è stata causa di amarezza per Lei, certo in seguito ad un malinteso ‘che desideriamo subito chiarire’ circa la preghiera rivoltaLe di ritirare i manoscritti di Tricromia e di Ombre sullo schermo, consegnatici dalla sig.ra Oddone.

 

Ecco, a maggior chiarimento, come stanno precisamente le cose: per principio la nostra Casa non trattiene mai presso di sé - e più che mai in questo momento di riorganizzazione dei nostri vari servizi ed uffici - i manoscritti di composizioni per le quali non può passare un immediato contratto con l’autore. La stesura di un contratto di cessione comporta infatti, per disposizioni delle vigenti Leggi, l’obbligo da parte dell’editore, di pubblicare, entro un determinato termine dalla data del documento, il lavoro così ceduto. Ora tale obbligo, visto l’intenso nostro lavoro per la ricostruzione e gli impegni in corso, non può assolutamente essere da noi assunto oggi verso chichessia; il rifiuto di trattenere qui i manoscritti di Tricromia e Ombre sullo Schermo non era che la logica conseguenza di quanto sopra espostoLe, ma non voleva ‘né doveva’ affatto escludere la pubblicazione delle due Suites, che avrebbe avuto luogo più tardi, appena possibile, da parte della nostra Casa.

 

Resta quindi inteso che - sempre che Lei sia d’accordo sull’inevitabile procrastinazione della pubblicazione dei pezzi in parola - ben volentieri ne cureremo la stampa, alle stesse condizioni dei Riflessi lagunari, da noi già passati all’incisione. Se viceversa Lei tenesse, in momo [scil. modo] speciale, a vedere uscire contemporaneamente o quasi le tre Suites, noi non avremo che ad inchinarci all’intenzione cui accenna di un’eventuale rescissione del contratto testé passato con Lei, dandoLe così piena libertà di trattare con un altro editore. Attendiamo una Sua cortese parola, che decida sulla questione.

 

Frattanto, con immutata amicizia e cordialità, Le presentiamo i nostri migliori saluti.