Torino, 31 Dic^e ’47

Egregio Sig. Dottore

Prima di tutto desidero esprimerLe la mia viva gratitudine per la tanto cortese accoglienza che Ella ebbe a farmi e per l’interessamento che ha dimostrato per il mio trattato.

Ho ricevuta la Sua pregiata lettera del 23 corrente e poi anche lo spartito del Vittadini: in questi giorni ho letta l’opera con cura e ne ho apprezzato gli evidenti meriti, quindi non mancherò di richiamare su di essa, come pure sul balletto dello stesso autore, l’attenzione dei miei colleghi, nell’interesse stesso della nostra iniziativa. Purtroppo però vedo qualche seria difficoltà per l’opera in quanto che il soggetto non si riferisce a fatti del Risorgimento e dell’ottocento avanzato, come è negli intendimenti del Comitato; e per il balletto in quanto tratta di Milano e non del Piemonte. In ogni modo non mancherò di occuparmene. Intanto qui per ora si è in attesa di decisioni da Roma riguardo ai fondi, decisione dalla quale dipenderà ogni ulteriore deliberazione di questo Comitato.

La prego di voler scusarmi se dovrò tardare a inviarLe la partitura e le parti della Sinfonia del Traetta e ciò perché devo prima far fare dal mio copista una copia della partitura più presentabile e più chiara.

Di tutto cuore Le ricambio i graditissimi di Lei auguri e Le porgo devoti saluti ed ossequi.

Di Lei obbl.^mo Alberto Gentili