ROMA, via Panama 58,

6 Agosto 1947

Signori G. RICORDI & C.

MILANO

La mia lettera del 15 Luglio non ha avuto ancora risposta. La conversazione con il v/ dott. Colombo, che ho trovato assai irrigidito su posizioni in movimento o forse già sorpassate, ha avuto esito negativo: le informazioni sugli argomenti S.I.D.E. e A.S.C.A.P. sono state assai vaghe e per me poco chiare; esplicita invece l’irrisoria offerta di circa Lire Quarantamila in conto mio avere, offerta - è superfluo dire - rifiutata.

I) Sono pertanto costretta a rinnovare ancora una volta la preghiera di rispondermi chiaramente a proposito dei diritti fonomeccanici. Nella v/ del 30 giugno voi mi dite: “non abbiamo nessuna difficoltà - qualora ella lo preferisca - ad incassare noi stessi i diritti fonomeccanici e ad includerli nel conto semestrale, anziché far effettuare dalla SIDE il pagamento diretto all’autore”. Ora io nei vostri rendiconti semestrali trovo sporadiche indicazioni di “Diritti fonomeccanici” talvolta specificati “Italia”, tal altra “anno X”, e sempre per somme esigue. D’altra parte, dalla SIDE io non ho m a i ricevuto un soldo. Vogliate cortesemente indicarmi che cosa debbo fare per riscuotere quanto mi è dovuto. Perché io non debbo avere nessun resoconto sui dischi venduti? Se la Casa X vende durante un anno cento dischi di una data registrazione dei Pini di Roma non compete a voi, e quindi a me, una quota qualsiasi moltiplicata per cento?

II) Ho ricevuto il vostro rendiconto 14 Luglio 1947. Permettetemi di peplorare l’omissione invalsa fin dallo scorso anno della data relativa a ciascuna esecuzione, il che mi rende difficile quel minimo di controllo che m’è consentito. Le date sono indicate invece nel v/ rendiconto 26 Aprile 1947 relativo alle Radiotrasmissioni RAI del primo semestre 1946, e questo mi permette di notare - per esempio - che il 18. IV. 46 fu eseguito nell’Auditorio della Radio Roma anche il duetto II atto de La fiamma, che non risulta nel rendiconto in oggetto.

Vi sarò pertanto grata se in avvenire vorrete registrare le date, come avete sempre fatto in passato e come è consuetudine in ogni fattura o rendiconto.

Sono in attesa del rendiconto RAI relativo al secondo semestre 1946.

III) Resoconti Sud America. Ho avuto assicurazione dalle autorità argentine che nulla osta all’invio di rendiconti da quella Repubblica. Poiché le comunicazioni postali da tempo sono regolari, e poiché i nostri contratti vi fanno obbligo di rendiconti semestrali, vi prego di volermeli far avere dal giorno dell’interruzione per causa guerra in poi. La liquidazione è naturalmente differita allo sblocco che ci auguriamo prossimo, ma un ulteriore indugio nel rendere i conti non sarebbe giustificato né ammissibile.

Lo stesso si dica per i resoconti relativi alla Svizzera e gli altri paesi d’Europa.

IV) Liquidazione conti Stati Uniti. Come già d’accordo con il v/ comm. Colombo, e poiché lo sblocco è imminente, vi prego di dare disposizioni perché le somme a me spettanti non siano trasferite in Italia. Gradirò ricevere anche di qui il rendiconto, ma intendo che quanto mi è dovuto resti a mia disposizione presso la vostra sede di New York. Le ragioni di ciò vi sono note: mia madre è tuttora nell’America del Nord, ed io stessa dovrò recarmi colà quanto prima.

V) Proroga Copyright Fontane di Roma in U.S.A.

Il nuovo copyright è, come voi ben sapete, a mio nome: gradirò conoscere quali sono in argomento le vostre intenzioni.

Gradite distinti saluti.

Elsa Respighi