Data: 3/10/1948



Luogo: Pavia

ID: LLET021102




Pavia, 3 ott. ‘48

 

Caro Eugenio,

 ti accludo due lettere importanti, una dell’on. Castelli e l’altra dell’avv,to De Pirro per il sottosegretario di stato, on. Andreotti, riguardante la nostra controversia col Teatro Scala per l’ opera  “Fiammetta e l’avaro”. L’amico Baj mi ha accennato ad un prossimo tuo abboccamento col dott. Ghiringhelli, e così ho voluto avvisarti  subito delle pratiche in corso circa l’opera mia coi rappresentanti del governo.

Pochi giorni scorsi il Rag. Baj mi informava, desolato, della impossibilità di rappresentare a Pavia la “Vecchia Milano”… per il novembre prossimo, dato il materiale d’orchestra non ancora completamente ricostruito. Pazienza! La sovvenzione per tale spettacolo verrà certamente assegnata occupandosene personalmente è l’on. Castelli, a condizione però che le recite si effettuino entro l’anno in commemorazione del ’48.

Come facciamo allora?

Quanto prima sarò a Milano e verrò da te o ti darò un colpo di telefono.

 

Con affetto

Tuo  F. Vittadini

 

[segue solo una lettera dattiloscritta dell’avv. Pirro, acclusa a quella di Vittadini]

 

COPIA

 

18 settembre 1948

 

Dr.Antonio Ghiringhelli, Soprintendente dell’ Ente Autonomo del Teatro allv Scala, Milano

 

Direz. Generale dello Spettacolo

Teatro div. II

8291/T/P.576

 

OGGETTO: Opera Lirica “Fiammetta e l’avaro” di F.Vittadini

 

Consta a questa Presidenza che, con sua lettera del 17  novembre 1944, il Mo Carlo Gatti, allora Sopraintendente di codesto Ente, dava assicurazioni al Mo Franco Vittadini  che la sua nuova opera “Fiammetta o l’avaro”, libretto di G.Adami e G.Forzano, edita da Ricordi, sarebbe stata inclusa nel cartellone della Stagione Lirica 1945/46 di codesto Teatro. A tal fine impegnava in modo preciso nella stessa lettera sia il Maestro che la casa editrice, a non far rappresentare l’opera in altri teatri prima dell’andata in scena alla Scala.

Conseguentemente tanto il Mo Vittadini che la Casa editrice Ricordi, pur essendo il lavoro finito da qualche anno e pronto per l’esecuzione, si sono astenuti finora dall’offrirlo ad altri teatri nella persuasione che prima o dopo avrebbe avuto il suo battesimo alla Scala come per altri lavori dello stesso Maestro.

Risulta altresì che la S.V. rispondendo in data 2 agosto u.s. ad una lettera del Mo Vittadini che rammentava l’impegno assunto dal precedente sovrintendente, non solo non lo riconosce, ma fa anche intravvedere l’impossibilità di includere l’opera in parola fra i nuovi lavori da rappresentare al Teatro alla Scala che, a suo dire,  sarebbero già stati scelti.

Si prega che la S.V. a tal proposito, di tener presente che il predetto impegno  esiste, ed è comprovato dalla formale richiesta in contropartita, di non far rappresentare l’opera in altri teatri, e pertanto come tale, esso deve essere rispettato.

Si prega di fornire un cortese cenno di riscontro.

p.il sottosegretario di  Stato

fto.: avv. De Pirro

Trascrizione di Aldo Salvagno
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Nr. Allegati 1
Misure 290 X 230 mm

Lettera titolo LLET021102