[nota manoscritta di altra mano: Respighi    R 3/11]                                                          14 Ott. 943

Caro Valcarenghi,

Quì c’è il rischio di restare per qualche tempo senza possibilità di comunicare, e però voglio mandarle un saluto e l’affettuoso augurio di ritrovarci tutti vivi e sani dopo la tempesta.

Ricevetti, settimane or sono, la sua cara lettera e ne fui consolata perché appresi che i danni subiti da Casa Ricordi, per quanto immensi, erano meno tremendi di quel che dovevamo temere dal primo annuncio dalla casa inviato alla Sede di Roma. È certo che se avessimo saputo quel che lei poi mi ha scritto, ci saremmo tutti risparmiati il dolore di quella nostra epistola collettiva: noi di compilarla e voi di riceverla.

Ma non ne parliamo più: è ben spiegabile il turbamento e lo smarrimento della prima vostra comunicazione destinata a gli autori, ed è quindi ben giustificata la eco che destò in noi. Per conto mio io avevo ragione di temere non soltanto il danno materiale ma la perdita irreparabile di cosa per me sacra.

Spero che avrete buone notizie di Guido e che stiate tutti bene in salute: almeno questo, Dio mio!!

Vi ricordo sempre tutti con profondo affetto e vi auguro tutto il bene possibile

Aff.

Elsa Respighi

Trascrizione di Francesca Meroni
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 193 X 150 mm

Lettera titolo LLET027836