Formatosi con Jean-François Coulon, debuttò nel 1803 all'Opéra di Parigi. Ottenne i primi successi come maître de ballet al Théâtre de la Porte-Saint-Martin. Lasciata clandestinamente la Francia, andò in esilio in Italia, dove lavorò a lungo a Milano e Napoli. Curò la coreografia del “ballo tragico” Amleto, associato alla prima dell’opera di Persiani Gastone di Foix.