Dopo la laurea in giurisprudenza e qualche tentativo come librettista, si dedicò fondamentalmente al giornalismo. Nel 1833 fu fra i fondatori della rivista letteraria Omnibus, che diresse fino alla morte. Intrattenne una nutrita corrispondenza con Rossini e soprattutto con Verdi. Ebbe anche per un periodo l'appalto dei teatri di Napoli.