Michele Schemboche

Ruoli: fotografo

Indirizzi:

Torino, Piazza Castello, 25

Firenze, Borgo Ognissanti 38

Roma, Via Gregoriana 20

Parigi, 28 Champs Elisées

Schemboche & Baldi : indirizzo Roma, Via della Mercede 54

Michele Schemboche apprese l'arte del ritratto a Parigi da Nadar e fu corrispondente dello studio Nadar in Italia. Successe a E. Jolivot nello studio di Torino, piazza San Carlo 6, nel 1865. Già nella metà degli anni Sessanta il fotografo apre una succursale in Firenze, via Vigna Nuova 17 nei locali di M. Petagna. Nel 1871 la sede fiorentina si sposta in via Borgognissanti 38, mentre compaiono sui versi delle fotografie gli indirizzi delle varie succursali romane, la prima aperta forse nel 1869. La presenza del fotografo in Torino dopo il 1873 è occasionale e lo stabilimento di piazza S. Carlo è diretto da Paolo Bertieri, sino al 1874, anno in cui trasloca in piazza Castello 25. Dal 1891 lo studio Schemboche è in piazza Castello 23, ove dal 1906 subentrerà Giovanni Alifredi. Ufficialmente, lo stabilimento torinese di Schemboche diviene Ditta nel 1885 che cessa definitivamente ogni attività nel 1906. Nel 1868 portò a termine un album del Parlamento italiano per il quale gli venne concessa una medaglia d'oro da Vittorio Emanuele II come "valente cultore dell'arte fotografica"; "fotografo di S.M. il Re d'Italia e di S.A.R. la duchessa di Genova"; medaglia d'argento 1871; premiato con una menzione onorevole all'Esposizione Universale di Vienna del 1873; membro della Società Francese di Fotografia dal 1879 al 1885; partecipò all'Esposizione delle Arti e dell'Industria di Roma del 1890.

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