Ghirla 30 maggio 1927
Mio carissimo Carlo
Fra qualche giorno verrò a Milano: finalmente! La pertosse è stata abbastanza seria, ma ormai le mie costole massacrate sono bene aggiustate e sono in capo di riprendere la mia attività direttoriale, se come credo e spero tu vorrai ajutarmi, e ti assicuro ho tanto bisogno che tu mi ajuti: agenti e impresari si sono del tutto dimenticati che io esista.
Verrò dunque fra qualche giorno a Milano a restituire gli spartiti così gentilmente prestatimi e i libretti del buon Albinati.
Intanto avrei bisogno di un piacere. C’è qui vicino a me sul lago di Lugano l’amico Thomson il grande violinista che tu devi ricordare a Napoli, è venuto spesso a vedermi e vorrei pregarti di mandargli uno spartito di Lorenza al seguente indirizzo
Bissone Lago di Lugano
Se vuoi anche salutarlo gli puoi telefonare a Bissone telef. N.° 91.
Ti ringrazio anticipatamente, ricordami alla cara e buona amica Signora Margherita con un abbraccio fraterno credimi sempre tuo
Aff.°
E Mascheroni
e semplicemente Edoardo
[In calce al secondo foglio è presente il timbro postale «U. P.»].