Carissimo Sigr. Giovanni
Dopo molte moltissime lamentazioni, disgusti, discussioni ecc. il governo ha deciso di voler continuare lo spettacolo Teatrale, e dicesi lo abbia voluto precisamente per non dar il gusto al Pubblico di chiudere il Teatro. Ecco come seguirà per l’avvenire: il Governo pagherà tutti e se alla fine vi sarà guadagno (cosa impossibile) sarà dato agli impresarj (che ora sono amministrati, nel caso contrario (che è certo) la perdita verrà da questo sborsata. Ieri a Ieri (Domenica) andò in iscena Leonora di Mercadante e vi ebbe un successo freddissimo. La prima donna nuova, che è una parente di Rabboni ha fatto quanto ha potuto e così tutti gli altri artisti, ma non ebbero dimostrazioni di gradimento, ché tutto il mondo non pensa che alle faccende della Sicilia e del Napoletano. Io lavoro a spada tratta e sembrami aver fatto un buon second’atto. Ora lavoro al 3.°. Andrò in iscena a Firenze circa la metà di Marzo. I miei saluti a Tito ed alla Sigra. Peppina. Includo un pajo di linee per l’amico Sigr. Cerri.
Mi tenga pel
Suo Dev.mo servo ed aff.mo amico
Gualtiero Sanelli
Parma
Gennajo 24 del 48
(Indirizzo)
Sigr. Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano
(il timbro postale riporta:)
PARMA
24
GENN .
1848
Milano
25 . GEN.
[Nota di altra mano]
Pei tre Ludri di Bon mandare da Manzoni [***] sta vicino a Manzolini