Data: 14/3/1873



Luogo: Lecco

ID: LLET007987




Caro Sgr Giulio:
Lecco 14 Marzo 1873.
 
Appena ricevuta la sua lettera, diedi una occhiata al contratto e vidi che il primo atto o prologo dei Lituani dovrei consegnarlo al 15 Aprile. In quella vece io porterò a Milano il prologo bello e versificato sabbato [sic] o domenica 23 o 24 del corrente mese. Quanto al canovaccio o programma dell'intero libretto non posso darglielo per ora. Resta ancora da architettarsi il penultimo atto. Volendo, tutto si finirebbe in un istante; ma io preferisco pensare qualche tempo ancora, per vedere se io trovo il modo di fare un atto che stia a pari coi primi due e dell'ultimo, i quali – bando alla modestia! - mi riuscirono veramente magnifici. Intanto la pregherei di farmi sapere il nome dei cantanti di cui potremo disporre. Nei Lituani, oltre alla prima donna Aldona che ella già conosce, e che sarebbe l'amante del protagonista, si tratterebbe di introdurre un altra donna, una specie di Amletessa, la quale si finge pazza per ragioni che i medici rileveranno a tempo debito. Orbene: la collocazione di questa Amletessa, il maggiore o minore sviluppo della sua parte, ecco ciò che costituisce il mio imbarazzo nello svolgimento di alcune scene. Nel programma da me ideato fino ad ora, questa donna non avrebbe che due pezzi – ma qualora si avessero due buone donne, quali erano per esempio la Waldman e la Stolz all'epoca dell'Aida, io darei all'Amletessa altri pezzi, e ne farò adirittura [sic] una parte principalissima. Dunque, mi dica qualche cosa. Non dubito che Ponchielli, appena ricevuto il Prologo, comincierà [sic] a mettervisi sopra con tutta la forza che lo distingue. Credo che questo artista non peni molto a scrivere; e nel tempo ch'egli passò quì si immedesimò [***]attamente del tema, che all'apparire dei versi, sentirà sussultare nella mente un oceano di melodie.
Il suo articolo sulla Fosca mi piacque assai - forse peccava di prolissità. Non ho però ravvisata la somiglianza ch' ella credette rinvenire tra una strofa del terzetto tra Cambro Paolo e Delia e il bellissimo parlante del Don Carlo. In ogni modo il suo articolo va annoverato fra i più equi e fa molto onore al maestro. Ritenga pure che il Gomes farà e farà molto nelle opere successone – lo tenga d'occhio.
La signora Giovannaccia lo ha trattato così sconvenevolmente dopo le prime rappresentazioni della Fosca, che io ritengo assai difficile una riconcigliazione [sic]. Questo per sua norma.
Cagnoni mi scrive che probabilmente il Capriccio di donna si darà a Parma. Dio lo volesse! È un'opera che non domanda che di risorgere per avere lunga vita.
La signora Biffi [?] mi ha portato un bel ritratto del povero Giovanni. Oramai la mi sala terrena è abbastanza decorata – non mancano che i capolavori del paesista Jules De Recordi perché la galleria sia completa.
Salutandola mi dico affez. amico
A Ghislanzoni
Trascrizione di Archivio Ricordi

Opere citate
I Lituani

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 236 X 174 mm

Lettera titolo LLET007987