Data: 2/3/1852



Luogo: Messina

ID: LLET010319




Caro Signor Giovanni!

Messina il 2 Marzo 1852

Finalmente l’altro giorno ricevetti risposta da Moretti nella quale, dopo di essersi scusato alquanto per la sua mancanza verso di Lei, mi assicura che dopo qualche giorno Le avrebbe inviato una somma di franchi settecento, a conto del suo debito.

Per dirle la verità, ma pare da quella sua risposta che egli sia alquanto mortificato di quanto io gli scrissi; e mi pare fino impossibile come Moretti, uomo che ho sempre conosciuto esattissimo ed onesto, abbia trascurato così il suo dovere verso di Lei. Basta per ora non sono ancora persuaso che abbia fatto ciò che mi ha promesso, perché purtroppo ho imparato a dubitare di tutto in questo mondo. Mi scrivi a posta corrente, onde io possa nel caso che sia ancora in ritardo col suo debito, fare quei passi necessari prima che io lasci Messina che sarà verso alla metà del prossimo Aprile.

Ricevo sempre lettere da miei cari amici Russi di Costantinopoli e sempre mi assicurato che il di Lei affare pendente sarà finito quanto prima. Pare che vi siano stati dei grandi cambiamenti nel ministero Turco. Dimani saprò qualche cosa di positivo; in tal caso mi affretterò dargliene subito raguaglio. Peccato che il buon Signor Titoff in questi giorni sofferente tristissimo, perché la sua Signora si trova in Roma gravemente ammalata. Speriamo nel buon Dio che presto si ristabilirà per il bene della sua famiglia e che tutto camminerà nuovamente con maggiore felicità e pace per quella ottima famiglia.

Ho scritto qualche cosa relativamente al di lei affare a Lady Canning Moglie dell’Ambasciatore Inglese, la quale sono sicuro darà una spinta a quei benedetti Turchi onde compiano una volta il loro dovere verso di Lei. Sia certa, caro Signor Giovanni, che non trascuro nulla da parte mia, e non ometto premura e zelo indefesso onde tutto riesca a seconda de’ miei e suoi desideri.

Mi manca il N° quattro della di Lei Gazzetta musicale. Non vorrei perdere quel N° perché faccio la collezione di quel pregiato giornale. La prego, se troppo non l’incomoda, a mandarmelo unito al N° che dovrà spedirmi dopo la ricevuta della presente.

Ho veduto nel giornale La Fama che ha già pubblicato le due Polke Mazurche che le mandai unitamente alle Romanze.

Siccome quelle Polke non sono composte per far ballare; mi sarebbe caro che le ripubblicasse unitamente alle Romanze, molto più che è un genere sentimentale e lavoro, a cui, perdoni la mia sincerità, io tengo molto. Spero, per mio studio, che qualche collaboratore della di Lei pregiata Gazzetta si degnerà di esaminare quelle mie deboli composizioni, osservandone bene l’essenza, e i difetti e in questa persuasiva Le raccomando di dire a quello che se ne occuperà, di fissare la sua atenzione speciale sopra alla Zingarella, dicendo però francamente il suo parere, cosa che mi servirà di utile norma per altre mie future composizioni. Nello spedire il giornale la Gazzetta a questo Callapaj abbonato La prego di volere includerci una copia di quelle due mie polche già pubblicate.

Mi saluti [***] il Tito e tutta la famiglia [***]

Il Suo

Trascrizione di Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 283 X 230 mm

Lettera titolo LLET010319