Data: 15/6/1949



Luogo: Genova

ID: LLET026622




Genova 15 Giugno 1949

 

Spett. Casa Editrice Ricordi

Via Berchet, 2

M i l a n o

 

Oggetto: Metodo per chitarra di Carulli.

 

A stim. Vostra del 13 corr.

Vi ringrazio sentitamente per il Vostro cortese interessamento alla mia proposta, e mi affretto a risponderVi in merito a quanto mi chiedete.

Per fare una revisione accurata e veramente utile, sarebbero necessarie parecchie aggiunte e modifiche. Tuttavia, per evitare il rifacimento delle lastre, si potrebbero limitare al minimo, aggiungendo a parte tutte quelle spiegazioni ed eventuali esercizi indispensabili per aggiornare il Metodo secondo i criteri tecnici ed artistici delle scuole moderne.

Mi permetto brevemente esporVi, in linea generale, le lacune ed i difetti del Metodo, e le modifiche che sarebbero necessarie:

In primo luogo mancano, o scarseggiano, le spiegazioni teoriche sulla impostazione delle mani e sulla loro tecnica. Alcune risultano, poi, basate su una tecnica già imperfetta a quei tempi (rispetto a quelle degli spagnoli) ed oggi assolutamente sorpassata; studiare gli esercizi del Metodo con la tecnica insegnata dal Carulli, oggi sarebbe inutile ed assurdo.

Sarebbe perciò necessario spiegare “come si suona la chitarra” secondo le scuole moderne in modo che l’allievo incominci lo studio della chitarra già con la giusta impostazione.

La tecnica moderna comporta un nuovo diteggio, sia della mano sinistra che della mano destra. Il Carulli indica troppo saltuariamente (considerando che l’allievo inizialmente non può trovare da sé il diteggio) quello della mano sinistra, e non indica affatto quello della mano destra, che é ugualmente indispensabile; inoltre spesso il diteggio del Carulli risulta errato, sempre rispetto ai nuovi criteri tecnici (ad esempio il Carulli ammette l’uso del pollice della mano sinistra per premere le ultime due corse, quando già ai suoi tempi altri non l’ammettevano ed oggi sarebbe ridicolo ed imperdonabile per un chitarrista “serio”.)

Per la mano destra, poi, segue un criterio oggi assolutamente inammissibile; tutta la prima parte del metodo la fa studiare toccando le corde sempre così: sesta, quinta e quarta corda col pollice, terza con l’indice, seconda con il medio e prima con l’anulare. Ora se questa può considerarsi anche una regola generale, tuttavia vi sono tante eccezioni che possono considerarsi altrettante regole per i vari casi. Infatti mentre il pollice può arrivare a toccare anche le altre corde, le altre dita possono arrivare a toccare anche le corse più basse; spesso può convenire di evitare l’uso dell’anulare, come spesso quello del pollice; un passo, un canto, una scala si eseguiscono sempre alternando, anche sulla stessa corda, il medio e l’indice, mentre il Carulli soltanto nella seconda parte insegna questo sistema, facendo così abituare l’allievo a toccare con un diteggio errato.

Per tali questioni bisognerebbe premettere degli esercizi per la mano destra in modo che l’allievo possa iniziare lo studio degli esercizi del Metodo con un giusto criterio tecnico ed un giusto diteggio anche per la mano destra.

Premesse quindi le necessarie spiegazioni ed i necessari esercizi preparatori si tratterebbe di aggiungere i diteggi per le due mani; ora bisogna vedere se tali aggiunte possono apportarsi senza rifare le lastre. Per la mano destra si indica: poll. i, m, a, sopra o sotto le note; per la mano sinistra si indica: 1, 2, 3, 4, ugualmente sopra o sotto le note.

Anche nella seconda parte, specialmente per le posizioni, bisognerebbe apportare delle modifiche nei diteggi e delle aggiunte.

Concludendo: rifacendo le lastre si potrebbe fare un lavoro veramente completo e tale da trasformare l’opera in un metodo veramente completo e moderno; non rifacendo le lastre (se almeno è però possibile aggiungere i diteggi) si potrebbe ugualmente fare un lavoro utile, aggiungendo una Parte Preliminare, che si potrebbe limitare in pochi fogli.

Se non si può aggiungere nulla, né si possono cambiare e aggiungere i diteggi non é neanche possibile fare una revisione “seria”.

Ciò Vi ho esposto affinché possiate farVi una idea di quanto sarebbe necessario per fare una buona revisione, e possiate eventualmente studiare il modo migliore per poter raggiungere lo scopo senza dover rifare le lastre incise.

RingraziandoVi ancora del Vostro gentile interessamento e in attesa di un Vostro cortese riscontro, ben distintamente Vi saluto.

 

Federico Orsolino

 

Rag. Federico Orsolino

Sal. S. Gerolamo 11/11

Genova

Trascrizione di Alessio Benedetti, Maurizia Pelaratti
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura dattiloscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 280 X 220 mm

Lettera titolo LLET026622