[16 Maggio 88]

16 Maggio

Bologna

Caro Giulio.

Ricordati la mia preghiera di togliere il mio nome dall'edizione del libretto del Tristano e Isotta. Questo è un mio desiderio vivissimo e ti sarò assai grato se farai tutto ciò che ti è possibile (e ti è possibile tutto) per accontentarmi. Se l’edizione è già stampata ti propongo di far ingommare una nuova pagina, all’intestazione, dove il nome di chi tradusse non sia detto come si usa su quasi tutti i libretti tradotti in italiano. - Che il mio nome appaja sullo spartito piano e canto è già nojoso ma molto meno nojoso per me che se apparisse sull’edizione letteraria. Lo spartito sarà comperato da dieci persone il libretto da duemille. Dunque mi raccomando.    

Saluti cordialissimi 

del tuo  

Arrigo Boito

N. B.

C’è tutto il tempo necessario per modificare come intendo io la prima pagina perché il Tristano tarderà ancora molto ad andare in scena.