Data: 1/1893



Luogo: s.l.

ID: LLET000203




[Gennaio 93]

Eg° Signor Giulio,

Rispondo alla Sua ultima un po' in ritardo - perché sono stato occupatissimo in questi giorni... dietro ad una indigestione natalizia.

Ecco: realmente appena si disse di dare le cosidette = Nozze di Nane  = al Luporini, io ne lo avvertii, - e il Luporini mi fece pochi giorni dopo avere da Lucca dei preziosissimi libri di costumi lucchesi - libri che costituiscono una vera fortuna di cose nuove.

Riguardo al Puccini - colla franchezza che mi è abituale - debbo confessarLe che fra me e lui c'è...della Danimarca!- Puccini si è contenuto con me in un modo che non voglio definire - Siccome poi questo pettegolezzo artisticamente ha nulla a che fare - permetta che artisticamente io Le dica che Ella od io, cercando e torturandoci il cervello a cercare o inventar tele per Puccini, pigliamo un granchio solenne.

Puccini ha confidato ad un'amico suo che de miei libretti ne fa anche senza - e che Le Nozze di Nane sono roba orribile - e che del resto nessuno sa capirlo - perché egli vagheggia una cosa...una cosa...una cosa..che...! - Capirà che questa cosa, esposta così, è assai difficile ad essere interpretata.

Onde di fronte a questo buio perché dovrei io brancicare di qua e di là a cercare che cosa è la cosa che vagheggia il Puccini - per poi sentirmi sempre rispondere: un mi piasce!? col rischio di riuscire ad un libretto che debba venir musicato da Puccini col sistema della Manon, con dei versi maccheronici:

primo il mio re

col coprepiè

e il Signor Giulio pagherà

la refezion

la colazion? -

permetta che Le dica che io non mi sento la forza di ritornare a parafrasare della musica - e permetta che io possa esprimerLe tutto il male che penso di questo sistema - oggi che da Verdi, Boito, il grande tentativo artistico è di dare alla musica la più completa verità ed efficacia della parola - che è la caratteristica del teatro.  ------

Con tutto ciò, io non mi rifiuto di fare un libretto a Puccini - solo - come già Le ho detto ed Ella ha approvato - che questo libretto per Puccini venga bene fissato nella tela e tale debba rimanere. Si sentirebbe Ella ancora il piacere di trovarsi di fronte alle indecisioni come per Manon? - Non credo. E noti che la instabilità \di Puccini /non è cosa nuova - Voglia ricordare gli entusiasmi per la Tosca.. E poi? Non ho io dovuto dirLe che la Tosca : un 'li piasceva più?-

Pel bene - sopratutto - di Puccini, e per la tranquillità Sua e mia = che il Puccini lasci intravvedere che cosa vuole - perché dal modo col quale si esprime viene il fiero sospetto che un sappia neppur lui che cosa voglia. Al contrario di quello che pensi il Puccini, io dò al libretto il valore di una collaborazione - appunto per questo si spieghi bene e chiaramente il Puccini perché io, così, non so dove battere il capo per trovare che cosa è quella cosa che Puccini chiama cosa e che cosa è ancora non si sa.

Porti un'idea, una situazione, un personaggio...qualche cosa di questa cosa e gli faremo un libretto il quale - ponderato bene da Lei e da me  - venga consegnato finito e completo al Puccini e - santissimo Iddio - il Puccini lo musichi colle parole del libretto - coi sentimenti che queste parole inspirano e coi caratteri proprî ai personaggi del libretto e non - ad esempio - quando si ha da esprimere l'amore, far della musica sopra parole come:

topi - trabanti - sogliole -

sego - bilance - pargoli

son figli dell'amor! -

Scusi lo sfogo e la cicalata, ma Giulio Ricordi, da buon editore-padre, deve voler bene ugualmente ai figli musicisti e ai figli librettisti

Suo affmo

L. Illica

Trascrizione di Archivio Ricordi
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 200 X 123 mm

Lettera titolo LLET000203