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Caro Tito
Busseto 8 Sett. 1857
Ho scritto a quei di Napoli che pensino ad altra opera, perché il nolo è piccolo, e poi perché io non posso perdere tempo a mettere in scena, tu sai che le prove mi ammazzano.
Quanto scrive Jouhaud è desolante, ma io, colla miglior volontà del mondo non potrei andare a Firenze. Non ho ancora scelto il sogetto [sic] per Napoli, poiché il Re Lear non posso nemmeno questa volta darlo, e non ho quindi un'ora da gettar via.
Puoi tu impedire il Boccanegra a Firenze?.se lo puoi fallo; se non puoi bisogna rassegnarsi ––
Pel contratto dell'Aroldo bisogna aggiungere un'articolo in cui Ricordi si obblighi di non vendere né riduzioni né spartiti, né di far noli del vecchio Stiffelio –
Credo che ciò sia stato convenuto e a voce ed in lettera ––
Qualunque cosa avesse bisogno la Peppina, è inutile il dirlo, mi farai piacere somministrarne per conto mio. Darai anche quest'acclusa. Di fretta add.
G.Verdi