Data: 11/4/1871



Luogo: Genova

ID: LLET001153




Genova 11 Aprile 1871

C. Giulio

s'è perduta certamente una lettera, in cui pregava di pagare per conto mio al Sig. Burdin L. 165:83. Fatemi il piacere di fare questo che non è stato fatto, e scusatemi presso di Lui del fatto non mio. Più, aggiungerete poche altre Lire (ch'Egli indicherà) per tre, o quattro pianticelle ordinate jer l'altro.

------------------------------------------

Ho letto il vostro articolo, che vi rimando sotto fascia, sull'orchestra, e credo vi sarebbe a ridire...

1° Sulle intenzioni, e sulla efficacia istromentali dei maestri nostri, che citate.

2° Sulla divinazione dei Direttori, e sulla creazione ad ogni rappresentazione... Quest'è un principio che conduce addirittura al barocco, ed al falso. E' la strada che condusse al barocco ed al falso, l'arte musicale, alla fine del secolo passato, e nei primi anni di questo, quando i Cantanti, si permettevano creare (come dicono ancora i Francesi) le loro parti, e farvi in congruenza ogni sorta di pasticci e controsensi. Nò: io voglio un solo creatore, e mi accontento che si eseguisca semplicemente ed esattamente, quello che è scritto; il male stà, che non si eseguisce mai quello che è scritto!. Leggo sovente nei giornali d'effetti non immaginati dall'autore; ma io, per parte mia, non li ho mai, mai trovati. Capisco che tutto quello che dite voi và all'indirizzo di Mariani. Tutti siamo d'accordo sul suo merito; ma qui si tratta non d'Individui, non quanto siano grandi, ma d'arte. Io non posso ammettere, nè ai Cantanti, nè ai Direttori la facoltà di creare, che come dissi prima, è un principio che conduce all'abisso... Volete un'esempio?.. Voi mi citaste altra volta, con lode, un'effetto che Mariani traeva dalla Sinfonia della Forza del Destino, facendo entrare gli ottoni in sol, con un ffortissimo. Ebbene: io disapprovo quest'effetto. Quelli ottoni a mezza voce, nel mio concetto, dovevano, e non potevano esprimere, che il Canto religioso del Frate. Il ffortissimo di Mariani, altera completamente il carattere, e quello squarcio diventa una fanfara guerriera; cosa che non ha nulla a fare col soggetto del Dramma, in cui la parte guerresca, è tutt'affatto episodica. Ed eccoci sulla strada del barocco e del falso.

3° Sulla formazione e distribuzione dell'orchestra, che è pessima, dal più al meno, dappertutto. Voi citate, a modello, quella dell'Opera-Comique! Ma perchè 10 Violini primi ed 8 secondi?

Noi a Firenze abbiamo proposto nel Regolamento, un'orchestra per grandi Teatri S. Carlo, e Scala. Siccome io sono stato il colpevole principale nella formazione di quella, così vorrei tenermi a quelle disposizioni, ed in quelle proporzioni. A giorni, verrà pubblicato quel lavoro della Commissione: parmi che allora, e non adesso, sarebbe opportuno il vostro articolo, (fatte le debite modificazioni) a commento ed a critica di quel nostro lavoro.

Fate per altro quello che credete: io dico così per dire, e perchè me ne avete domandato. Addio Addio

G. Verdi

Trascrizione di Archivio Ricordi
Persone citate
Angelo Mariani



Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Busta 1
Misure 230 X 180 mm

Lettera titolo LLET001153