Genova 26 Nov[embre] 1871

Caris[simo] Giulio

Avete dato troppa importanza alla mia ultima lettera; ma avete fatto benissimo scrivermi così francamente. In questo modo si viene sempre al chiaro.

Non bisogna fare pettegolezzi su quest'affare ma ecco come sono le cose. A Bologna Boito ha detto che aveva visto Aida o almeno diversi pezzi e che li aveva trovati bene et.et. Ciò mi venne riferito da persona che aveva sentito le parole di Boito non so se al Club, o in una Società. Filippi ha scritto alla Clarina che aveva visto Aida e che gli piaceva et...et... Doveva io dumque naturalmente supporre che Voi aveste fatto leggere l'opera a questi due. Se non è, hanno Essi avuto torto di dirlo.

Ma non ne parliamo più e vi prego di non parlarne né a Clarina, né a Filippi né a Boito . . Mettete nella partita "saldato" ...  Solo vi prego di usare tutte le precauzioni in avvenire, e fare in modo che se ne parli il meno possibile.

Ho ricevuto gli altri figurini che vi rimando subito... Ah brutti assai quei nudi!! .. Andiamo alla Duchessa de Gerolstein, alla Belle Helene et.. et... Queste impostazioni francesi dovrebbero proprio essere respinte!

Date questa lettera a Faccio 

Addio addio

G Verdi 

P.S. Guardate nella Riduzione dell'Aida pagina 20. Vi sono delle ottave fra il Basso ed il canto del Soprano.. Io sono capacissimo di commetterne, ma di queste nò. Sarebbe nel caso una svista. Esaminate l'originale