Data: 3/1/1873



Luogo: Napoli

ID: LLET001396




Napoli 3 Gen. 1873

Car Tito

Se l'affare di Vienna è un'affare magro per te, è assolutamente un'osso, ed osso ben duro a rosicchiare per me. Aggiungo inoltre che se "la prima idea (come tu scrivi) di dare Aida in tedesco venne in mente a Giulio["] et... allora la cosa diviene troppo umiliante, e poco decorosa, chè saressimo noi che avressimo offerto Aida a quei Signori, e non essi che l'avrebbero cercata.

Non entrerò più a lungo nella questione Droits d'auteurs, Capisco benissimo, che non possono convenirti, perchè esigendoli io, come di diritto, tu non avresti che la piccola quota sui noli, e la stampa, la quale, se come dici è poco fruttuosa, l'utile tuo sarebbe minimo.

In quanto alla gloria, ed a quella tale storia giusta, di cui mi parli sul finire della tua lettera, non ne parliamo per l'amor del Cielo.- Vedi, come sono stato trattato dalla stampa, in tutto quest'anno, in cui mi son dato tante pene, ho speso denari, e fatiche moltissime! Critiche stupide, ed elogi più stupidi ancora: non un'idea elevata artistica; non uno, che abbia voluto rilevare i miei intendimenti... Spropositi e sciocchezze sempre, ed in fondo a tutto, un certo non so che d'astioso contro di me, come se avessi commesso un delitto, scrivendo, e facendo eseguir bene Aida. Nissuno infine, che abbia voluto rilevare, almeno il fatto materiale, d'un'esecuzione e d'una mise en scène insolite! Non uno che m'abbia detto "Cane ti ringrazio" e ti sovvenga come io mi son lasciato, partendo da Milano, col Sindaco, e colla Direzione del Teatro.

Non parliamo dumque più di quest'Aida, che se m'ha dato un buon gruzzolo di denaro, m'ha recato altresì noje infinite, e grandissime disillusioni artistiche! Non l'avessi mai scritta, o non l'avessi pubblicata mai! Se dopo le prime rappresentazioni fosse restata nel mio portafoglio, e l'avessi fatta eseguire sotto la mia direzione, dove e quando mi sarebbe piaciuto, non sarebbe stata così pascolo alla malignità dei curiosi, ed all'analisi dei vostri Critici e Maestruccoli, che non sanno della musica che la grammatica, ed anche questa malamente. La speculazione ne avrebbe perduto qualche cosa, ma l'arte guadagnato immensamente.

Addio dumque e credimi

Aff

G Verdi

Trascrizione di Archivio Ricordi
Persone citate
Giulio Ricordi

Opere citate
Aida

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 210 X 135 mm

Lettera titolo LLET001396