S^t Agata 19 Dic.[embre] 1873

Caro Giulio

Aveva ben ragione di dire che Aida non si doveva dare alla Scala perché quell'opera non poteva venir riprodotta che con una compagnia sicura. Ora domando io come potevate essere sicuri quando avevate per protagonista una debuttante, ché allora la Singer era tale. Ammetto in questa tutto il talento e che possa un giorno divenire anche un'altra Patti, ma finora, per quanto favorevole sia stato il giudizio di Roma, era ben imprudente affidarle tanto peso, dovendo contare anche sulle forze fisiche sulle quali pare che Voi stesso ne dubitiate. Per i Teatri come la Scala ci vogliono pièces de consistance.

Ora il miglior partito è di cambiar opera o chiudere il teatro fino a guarigione come vi dissi col telegramma Giammai la Lotti....

È stato un'errore dare Aida ed eccone le conseguenze!. Ma io sono un pò come l'antica Cassandra e butto il mio fiato.. Non so nulla della salute della Stolz. Voi potete telegrafare o scrivere ma io non voglio nissuna responsabilità.

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G Verdi