S. Agata 13 Giugno 1892

C Giulio

Era meglio che Manzotti avesse dato il suo ballo: ci si toglieva da un'imbarazzo grave per tutti, per me gravissimo!

Io non intendo per qualunque siasi circostanza incontrarmi coll'Impresario, nè voglio aver rapporti diretti con Lui. Sono convinto che la villanìa sia stata fatta, ed appositamente fatta; ma io non voglio far pettegolezzi ne voglio citare a conferma nè vivi, nè morti. Non vale il dire che è troppo furbo per essersi abbandonato ad atto simile. Ma, piano, piano!... Egli si era persuaso che dopo l'Otello non avrei più fatto nulla; e cosi Egli si poteva permettere tale villanìa per vendicarsi delle mie pretese, e delle mie esigenze! Il ragionamento poteva esser giusto... ma Egli non ha pensato che io poteva ancora dire... Punto; e da capo! Non voglio neppure aver a fare colla Commissione; e nel caso si possano appianare le molte, e molte difficoltà, Voi, dico Voi, sarete il mio momentaneo Impresario (e badate, che questa volta non sarò facile), ed a Voi mi rivolgerò in tutto e per tutto riservandomi il diritto di ritirare lo spartito qualora non fossi contento della esecuzione sia musicale, che scenica.-

Voi mi parlate di scene di mandare pittori a Londra (a che fare?) di costumi, di macchinismi, d'illuminazione?! Per far scene di Teatro ci vogliono pittori di Teatro. Pittori che non abbiano la vanità di far valere soprattutto la loro bravura, ma di servire il Dramma. E, per amor di Dio, non facciamo come si fece per Otello che per voler far troppo bene, si è strafatto. Tutt'al più farsi venire da Londra (raccomandandosi a Joring) i figurini delle Comari come si rappresentano a Londra. Anch'io, ho ricevuto non so da chi, disegni fotografie di Germania: alcune bellissime, ma non gioveranno a nulla.

Pel macchinismo c'è poco da fare, a parte la scena della Cesta che d'altronde non presenta nissuna difficoltà purchè non si facciano complicazioni inutili -

Degli effetti d'Illuminazione non vi è bisogno che un po' di scuro nella scena del bosco Parco

Ma, intendiamoci bene, uno scuro che lasci vedere il muso degli artisti. Non effetti di luce come nell'ultimo Atto della Vally: bellissimo, se volete, ma che ha sagrificato rovinato del tutto l'effetto drammatico e l'opera è finita freddamente!

Per l'orchestra c'è del marcio in Danimarca. Si vede che l'Impresa ha messo anche alla Scala, come in altri siti, i suoi cagnotti che non valgono nulla. Anche nei primi Violini c'è del vuoto perché non tutti suonano. Non parliamo poi dei Secondi!! Negli istromenti a fiato, a parte i due vecchi Professori migliori di tutti gli altri, non valgono molto. I nuovi non non hanno professione, non hanno attacco... e che cavate!! Non buoni i corni: le trombe non hanno colpo di lingua: Migliori i Tromboni se sapessero suonare piano... ma a tutto questo dovrà rimediare Mascheroni, perché così non và. -

Veniamo ora al più serio. Ahimè! le difficoltà crescono crescono, e ci soffocano!.

La Fabbri colla bella voce può aver successi nei cantabili a base di agilità come nella Cenerentola et et. Ma la parte di Quickly è altra cosa. Ci vuole canto e azione, molta disinvoltura scenica più e l'accento giusto sulla sillaba che porta. Essa non ha queste qualità; e si arrischia di sacrificare una parte che è la più caratteristica ed originale delle quattro -

Le stesse qualità richiede la parte d'Alice, più una vivacità maggiore. Deve avere il diavolo adosso. È Lei che mena la polenta.

La Guerrini bene nella parte di Meg, e mi spiace che la parte non sia più importante.

Nannetta deve essere giovanissima e che canti benissimo: brillantissima in scena soprattutto per due Duettini col Tenore specialmente in uno di questi vivacissimo, e comicissimo.

Vedete che non è facile trovare quello che ci vuole! La Colonnese e la Brambilla hanno queste qualità?... E come si potrebbero sentire?

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Per la parte mascolina niente di meglio di Masini ma io temo i suoi malumori quando alle prove s'accorgerà che le parti di Falstaff, Alice, Quik, Ford sono molto più importanti della sua. - Valero nò; è troppo piangoloso! Cosa è questo Moretti?---

Pessina è buon artista, ma è più cantante che attore ed è un po' pesante per la parte di Ford, che, geloso furente, urla, grida, salta et... senza di questo sarebbe perduto l'effetto del Finale del Second atto. Tutta l'attenzione è rivolta su Lui, ed a sbalzi su Falstaff quando mette fuori il muso dalla Cesta. In questa parte meglio Pini Corsi se si potesse cambiargli le gambe.

Paroli buono pel D. Cajo. Cesari è troppo per la parte di Pistola. Ma se Egli se ne contenta si potrà ingrossarla dandogli diverse frasi di Bardolfo; e di questo ne parleremo con Boito.

Anche per Bardolo ci vuole un'attore molto disinvolto e che sappia portar bene il suo naso...

Vedete dunque quanto sarà difficile trovare tutto quello che è necessario. Aggiungo che le prove al cembalo, e di scena saranno lunghe perchè non sarà molto facile eseguirla come io desidero... e sarò molto esigente, e, non, come per Otello, che per deferenza per l'uno o per l'altro, e per posare a uomo serio e grave, e venerando, ho sopportato tutto. Nò nò: tornerò orso come una volta, e ci guadagneremo tutti... La musica non è difficile, ma bisognerà cantarla diversamente dalle altre opere comiche moderne, e dalle opere buffe antiche. Non vorrei che si cantasse come si canta per es: la Carmen, e nemmeno come si canta o il D. Pasquale o il Crispino. È uno studio a farsi, e ci vorrà tempo. I nostri cantanti non sanno fare in generale che la voce grossa; non hanno elasticità di voce, nè sillabazione chiara e facile, e mancano d'accento e di fiato. Excusex du peu!

Che tiritera!. Ho scritto molto male in tutto e per tutto... ma scusatemi... ci vorrebbe troppo tempo a rifarla...

Ad Ad

GVerdi

Non ho ancora avuto tempo di leggere la relazione dell'avvocato Panattoni. Domani ve la rimanderò

Trascrizione di Archivio Ricordi