Parma 23 Giugno 1848

Stim.^mo Sig^r. Giovanni

Ricevo la sua lettera agro-dolce del 20. Non par credibile che la stessa persona possa essere e gentile ed aspra ad un tempo! Diedi ordine di copiarmi il Gennaro per una data epoca: mi si mancò: dopo pochi giorni ebbi questa copia scorretta tanto da doverne io stesso rifare qualche pagina. Da ciò la causa del riardo. All’oggetto di non ritardare troppo a Lanari la copia promessagli gli manderò quella che io posseggo di modo che ella me ne farà fare una copia alla sua copisteria che mi farà avere. Se Parma avesse siccome Milano quantità di buoni copisti avrei risparmiato a lei l’incomodi di scrivere la 5.^a e 6.^ta linea della sua lettera ed a me la pena di leggerle, e tanto più che non parmi fossevi bisogno di scrivere con tale durezza. Le mando la dichiarazione di cessione siccome mi scrive, soltanto che quella del Poeta non posso mandarla perché sono varj che l’hanno scritto, e d’altronde ciò non è necessario non portando il Libretto nome dell’autore; più sta segnato in detto Libro che è proprietà del Lanari, per cui quando Lanari gliene ha fatta intera cessione non può cader dubbio su tale acquisto.

Benché amareggiato dall’ultima sua debbo renderle grazie dell’essersi combinato col Lanari.

L’aff.^mo amico

Gualtiero Sanelli