Uno dei più importanti impresari e agenti teatrali della prima metà dell'Ottocento, attivo in tutta Italia. Nel 1829 era entrato in società con Giuseppe Crivelli per la gestione del Teatro alla Scala e del Teatro La Fenice e aveva ripreso l’appalto del Teatro della Pergola di Firenze, che aveva già tenuto dal 1823 al 1828. Estese l'attività al Teatro Comunale di Bologna e a tutta una rete di teatri minori nelle Marche e in Toscana, finché nel 1834 aggiunse il San Carlo di Napoli. Accumulò con l'Agenzia teatrale europea un importante archivio di partiture a noleggio. Agente dei cantanti più celebri dell'epoca, era in grado di formare intere compagnie contenendo i costi in maniera competitiva rispetto ai concorrenti, pur mantenendo un'altissima qualità. In questa veste, fornì la compagnia di canto per prime rappresentazioni di opere come I Capuleti e i Montecchi di Bellini (1830), Guglielmo Tell di Rossini (1831), Norma (1831), L'elisir d'amore (1832), Anna Bolena (1834), Lucia di Lammermoor (1835), I due Foscari (1844), Attila (1846) e Macbeth (1847). Coinvolse numerosi membri della famiglia nell'attività, proseguita infine dal figlio Antonio.
