Al Sig.^r Giovanni Ricordi

Negoziante Editore di Musica

Contrada degli Omenoni

Milano

Caris. amico

Lucca 20 Marzo 1843.

Come ti scrissi jeri quest’oggi ho spedito al Sig. Avv.^to Angiolini non una procura, ma bensì due lasciando ad esso l’arbitrio di valersi della dichiarazione di accettare l’Eredità ab intestato, o testata.

Io non potevo in questa circostanza operare diversamente: La fiducia che noi poniamo nel prelodato Sig. Avv.^to (perché da te propostoci) è tale da consigliarci a recommettere in Lui ogni nostro interesse.

Mio buon’amico [sic], assisti, te ne prego caldamente, gli interessi di mia moglie: Sò bene che tu hai mille occupazioni; ma potrai tu ricusare questo favore alla amicizia? non lo credo.

Parla adunque al prelodato Avvocato, e rispondemi quindi qualche cosa in proposito, e credemi sempre

Tuo Aff. Amico

Giovanni Pacini

[firma autografa in calce alla lettera dettata, cui segue una postilla pure autografa]

P. S. Per agire regolarmente ho creduto bene di fare la procura a tuo nome, poiché tu sai quello che appaghi mia Moglie, quindi ho diretto a te ogni documento. La spesa che sarai per incontrare ti sarà rimborsata. In tanto ti presento un poco d’olio fino onde condire i tuoi agoni.  Io riposo in tutto e per tutto in te. Consegna il tutto all’avvocato Angiolini, e concedi ad Esso ogni facoltà da noi già stata accordatali con l’antecedente Processo.

Il Tuo aff.^o

G. Pacini

[Mg. lat., manu propria:] Ti sia raccomandata la sollecita consegna all’avvocato. Per carità!