Carissimo Ricordi.
Stà tutto bene quanto mi partecipi nella tua del 12 corr.
Era a mia cognizione quanto il Tribunale aveva deciso circa il proggetto [sic] dei 5/8vi. – Lissoni però mi scrisse che gli Eredi si sarebbero accontentati d’un aumento di 100 zecchini, e che sembrava che a queste condizioni il Tribunale avrebbe dato la sua adesione. Io risposi al prelodato amico affermativamente, ma non ho avuto più riscontro, per cui ti prego far consegnare la qui unita. Tu hai carta Bianca, e ciò che sarai per fare lo riterrò ben fatto, non potendo fermarmi più di 24 ore in Milano al mio passaggio perché premurato di recarmi a Venezia. –
Vedi per tanto di dar fine a quest’affare che sì lungamente è trascinato. Se tu non puoi occupartene [aggiunto nell’interlineo], dai le tue istruzioni all’avv.to Angiolini. Perdona il disturbo, mio ottimo amico, e credimi
Il Tuo aff.
G. Pacini
Torino 13 del 48
P.S. Ho sempre dimenticato di dirti che il tuo Clausetti [Pietro Clausetti] si è molto malcomportato verso di me! Esso è quello che ha scritto tutte le notizie false della mia Merope, e ciò per sola difesa del famoso Crivelli ch’io non volli accettare quale artista nella mia composizione perché fischiato tutte le sere nella Gemma! Ciò [prosecuzione di lato:] sia detto per semplice sfogo d’amicizia, e nulla più! – Perdona la mia schiettezza e credimi di nuovo
Il Tuo aff. a.
G. Pacini
Al Pregiatissimo Sig.r
Sig.r Giovanni Ricordi
Negoziante di Musica
Milano