Pregiatissimo Sig.r Giovanni Ricordi
Negoziante di Musica
Milano
Mio carissimo Giovanni.
Rispondo alla Lettera direttami dall’ottimo tuo Figlio Tito. Non accusarmi d’indolenza, o di poca amicizia se tardai riscontrare alla tua del 14 decorso. Ciò avvenne per essermi stata diretta la tua Lettera a Firenze nell’atto ch’io, per affari, dovetti abbandonare la capitale dell’Arno per recarmi in quella del Serchio. In fine nacque un incrociatura d’invio, e rinvio che mi ritardò il bene di ricevere il tuo foglio, il quale non mi pervenne che il 27 Giugno in Viareggio. La Vigilia di S. Pietro non feci a tempo di spedire la Dichiarazione per farla legalizzare; mi convenne attendere fino al dì 30. Ora spero che il tutto ti sarà pervenuto.
Ti raccomando di tener sveglio il Sig.r Avv.to Angiolini. Avrei bisogno di sistemare i miei interessi per dar sfogo ancora all’ultime volontà della mia povera Moglie! – Non posso ancora rassegnarmi all’avvenutami disgrazia! – Cosa siamo al Mondo!
Addio mio caro Giovanni. Conservami la tua amicizia, e ricordati che fra il numero de’ viventi vi è
Il Tuo aff. a.
Giovanni Pacini
Viareggio 1° Luglio 184