Halle 20 Gennajo 1855
Carissimo Amico,

È già lungo tempo, che volevo scriverti, ma le continue occupazioni, che dalla fine Settembre ult. a questa parte, ho avuto pei molteplici Concerti me ne hanno impedito. Arrivo dunque troppo tardi per augurare a te, e alla tua cara metà il buon capo d'anno; ma in grazia del proverbio meglio tardi che mai, spero mi vorrai perdonare e... tiriamo innanzi.
Io ho dato una serie straordinaria di Concerti a Berlino (in tutto 17), come avrai visto dai giornali di quella capitale, con un esito straordinario immenso, e buonissimo profitto. Suonai due volte alla Corte, e l'ultima volta richiamato espressamente per telegrafo da Magdeburgo, ove diedi pure 3 Concerti in 6 giorni al Teatro, suonai alla Società filarmonica della vicina città di Cöthen (che vuol riavermi in questi giorni per un'altro [sic] Concerto) e partii per Posen.
Jvi diedi 5 Concerti al Teatro; di là a Danzica, ove mi produssi 4 volte pure al Teatro. In Bromberg diedi un Concerto per mio conto nella sala dell'Armonia, che fu stipata di uditori.
Dovevo andare immediatamente a Königsberg, Elbing etc. dove mi chiamava un buon contratto col direttore di quei Teatri, ma il passaggio della Vistola mezza ghiacciata era troppo difficile, e rinunziai all'impegno.
Ritornai colla strada ferrata a Stettino, ove malgrado l'epoca poco propizia (la fine dell'anno, e il principio del nuovo) diedi 3 Concerti, che riuscirono magnificamente, e dovetti interromperne la continuazione, per un impegno preso con questo Teatro ove dò stassera [sic] il 1 ° Concerto. Il 25 corr.^te sarò in Annover per suonare in uno di quei Concerti d'Abbonamento, con onorevolissima retribuzione. Il 13 Febbrajo devo pure suonare ai Concerti dell'Unione in Brema. Non so dove anderò nel frammezzo, ma ti prego di rispondermi subito à Hannover poste restante su quanto vado a dirti.
Dietro sollecitazione dell'Editore Bote et Bock in Berlino, e con vistoso onorario mi sono deciso finalmente a far di pubblica ragione le mie due fantasie sulla Beatrice di Tenda, e sulla Lucia, che furono sin'ora i miei Cavalli di battaglia.
La prima delle quali sarà pubblicata in breve; essendomi riservata la proprietà come sempre per l'Italia, te ne dò avviso immediatamente, e ti prego di rispondermi idem onde possa farti mandare le prove a tempo. Siccome con te non c'è modo di metterti entusiasmo nella saccoccia, e per evitare giri e rigiri, il prezzo sarà il solito, sebbene in Germania queste due fantasie mi sieno pagate quasi il doppio degli altri miei pezzi. Dunque tu ne avrai la proprietà per l'Italia, mediante 100 franchi per cadauna, ossia 200 franchi insieme, equivalenti a L. Austr. 240, che terrai a mia
disposizione - Che differenza - Bock me ne paga fr. 1400! Ma siccome è pur palese ch'io son nato nel paese, etc. etc.
Lo stesso editore mi da pure 1000 franchi per 6 morceaux de Salon, che sono ancora in mente Dei, e di cui parleremo a luogo e tempo. Credo che il pigrissimo Schott ti avrà finalmente mandato le prove del 3° Concerto, ed Anna Bolena, e mi farai piacere dandomene notizia nella tua prossima lettera. In caso affermativo ti prego far tenere un bell'esemplare o due (come si usa) dell'Anna Bolena al dedicatario Duca Antonio Litta.
Salutami tutti cordialmente, e scrivi subito - Tutto tuo
                                                                                                 Aff.^mo amico
                                                                                                 A. Bazzini
P.S. :È inutile, che ti dica di mettere una tartina per me nella tua Gazzetta Musicale,
essendo ciò sottinteso.