Firenze 16/2 66.
Carissimo Amico,
Il mio benedetto o maledetto Salmo non è ancora eseguito. Mai più strana vicenda di imprevedibili ostacoli, che insieme all'innato lemme lemme fiorentino, mi ha condotto sin qui.
Pare che si darà Giovedì p.° 22. Abbiamo già avuto dieci o dodici prove. C'è smania di sentirlo, tutti ne parlano; quelli che devono eseguirlo ne dicono mirabilia, ognuno ha furia che si dia ... e finora zero!
Ciò è per dirti che se non m' hai veduto ancora insieme ai pezzi che devo consegnarti non è colpa mia.
Ormai il ritardo sarà di due settimane al più. Ringrazio Tornaghi della diligenza con cui tiene a mia disposizione la famosa somma! Questa volta è quello che deve ricevere, che si fa aspettare! Nuova anche questa.
Intanto i nuovi pezzi fanno furore nelle private Società; e ne eseguirò due in pubblico il 24 al Concerto della Montignani, insieme ai Menus propos à la Séparation etc.
Ho fatto una picciola correzione alla Sonata, che piacque assai alle mie matinées. Insomma, tout pour le mieux.
È vero che la Gazzetta del Quartetto morì? E che la Società gli tenga dietro, e perfino che il concorso non avrà luogo? Sono voci che corrono quì con una certa insistenza, e ne ho toccato di volo a L. Rossi scrivendogli ultimamente.
Io non ci credo, e non ci voglio credere, perché me ne rincrescerebbe troppo per Milano, che amo come seconda patria, e mi secca il sentire queste ciarle, diffuse con una certa compiacenza dagli incorreggibili devoti al Campanile!
Sarebbe però conveniente lo smentirle, e dillo all'amico Giulio, salutandolo da parte mia insieme a tutta la famiglia.
Se mi scrivi due righe in proposito mi farai piacere.
Credimi intanto come sempre
Tuo aff.mo amico
A. Bazzini
Indirizzo.
Firenze. Via de' fossi
N. 25 I° piano.