Sinalunga

26 Marzo 1883

Mio Caro Tornaghi

In tutti i giornali musicali le nuove composizioni editate dalla Casa Ricordi sono annunziate in lettere Majuscole; le mie nuove composizioni o non compariscono affatto negli Annunzi, oppure qualche volta (raramente) in lettere Microscopiche. Nelle Vetrine delle Succursali Roma, Napoli, ecc. non sono mai state ammesse, e se hanno fatto capolino in quelle di Firenze lo è stato perché mi feci risentire. Le composizioni stampate con dritto d’autore se non sono messe in Evidenza o restano ferme, o muoiono prima di vivere. Non pretendo che le mie abbino [sic] dei privilegi ma almeno che siano trattate come quelle di altri autori.

Io volevo passare sopra a tutto ma quando si vede una tale parzialità è impossibile tacere, l’amaro s’ingoia fino a un certo punto, poi bisogna che venga fuora. Se la casa Ricordi tiene in così poco conto ciò che io faccio perché accettarlo? E perché io devo passare per un compositore sporca-carta per far piacere alla casa Ricordi?

Ti assicuro mio Caro Tornaghi che questi continui segni di antipatia e di poca stima verso di me mi amareggiano oltremodo! Non mi sgomentano perché fortunatamente vi sono tanti editori in Inghilterra che mi trattano molto differentemente, e che mi sanno valutare anche al di sopra dei miei pochi meriti.

Credimi sempre

Tuo Aff.mo Amico

Ciro Pinsuti