Sinalunga

7 Ottobre 1885

Signori Tito di Giovanni Ricordi

Milano

Carissimo Tornaghi

Devo domandare un milione di scuse per non avere risposto prima alla tua gentile lettera del 1 Agosto, ma sono stato occupatissimo colla riapertura del Teatro di questo paese che gli Accademici l’hanno voluto dedicare a me nominandolo Teatro Ciro Pinsuti.

Il Teatro fù aperto colla mia Margherita che è stata data per quindici sere consecutive sempre con crescente successo, e se si considera la mediocrità della compagnia di Canto la più che mediocrità della Orchestra (raggranellata in quà e là) e del Coro composto di operai ed operaie del paese stesso, la maggior parte dilettanti, si viene alla conclusione che è un’Opera adattata per tutti i Teatri, sia per la musica facile e melodiosa, sia per la semplicità della Messa in Scena, che a volontà si può ampliare quanto uno vuole, perché volendo vi sono annessi anche tre buoni ballabili, tra gli altri la Gavotta che ebbe tanto successo, suonata dalle Società Orchestrali di Torino, Milano, e Firenze ecc. ecc.

Adesso abbiamo in scena il Faust, che anche questo ha avuto un bellissimo successo.

Tra qualche giorno daremo le due Opere alternativamente.

Le 396 lire che mi pregavi dirmi ove le gradivo riscuotere, ti prego di passarle alla Casa Lucca, facendoti fare un riscontrino. Ti rimetto ancora l’assegno delle tre ultime mie composizioni con parole Inglesi da me firmato.

Ti prego di rammentarmi caramente a tutti i Signori Ricordi, specialmente al Comm. Giulio, che vorrei si rammentasse qualche volta di me, e delle mie Opere che stanno a muffare negli scaffali. Ricevi una sincera stretta di mano dal

Tuo Aff.mo Amico

Ciro Pinsuti